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Alla Regione maggioranza evanescente alla vigilia del congresso Pd

Maggioranza giallo-rossa evanescente nel Consiglio regionale della Puglia. Ieri, infatti, la seduta di lavoro dell’Assemblea pugliese si è conclusa con un nulla di fatto, poiché si è sciolta per mancanza del numero legale e senza che in Aula sia stato affrontato nessun punto all’ordine del giorno. Dopo la sospensione di un’ora, per il venire meno del numero legale, alle 14.30 c’è stata la ripresa, però al momento di votare la richiesta del consigliere di Azione, Fabiano Amati, di anticipare la discussione della mozione sull’autonomia differenziata in Aula erano presenti soltanto 22 consiglieri su 50. Non essendoci, quindi, il numero legale, la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, ha chiuso i lavori, di fatto mai iniziati, e sciolta la seduta. Prossima riunione del Consiglio, con gli stessi punti all’odg, convocata per il 14 febbraio. “Si dicono maggioranza, ma non garantiscono il numero legale del Consiglio regionale nemmeno nei primi minuti del Consiglio, facendo peggio rispetto anche alle più ottimistiche previsioni” – hanno commentato con una nota i tre consiglieri regionali del partito di Carlo Calenda e Matteo Renzi, Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, che proseguendo hanno ironizzato dichiarando: “E su quale argomento? Ma che domande: su una mozione contro l’autonomia differenziata, loro cavallo di battaglia negli ultimi mesi, ma evidentemente solo per congressi, talk show e vernissage”. Per poi ringraziare i colleghi Barone, Capone, Casili, Ciliento, Di Gregorio, Galante, La Notte, Lopalco, Maurodinoia, Mazzarano, Paolicelli, Stellato e Tutolo, presenti in Aula e sensibili all’argomento, poiché favorevoli alla richiesta di esame di detta mozione. Amati e Mennea, inoltre, hanno evidenziato il “No” del Consiglio a discutere della proposta di legge per abbattere le liste di attesa. Infatti, “anche questa volta – hanno commentano i due esponenti di Azione – il Consiglio regionale non ha voluto occuparsi concretamente delle liste d’attesa, discutendo la nostra proposta di legge”. Facendo presente che alla richiesta da essi avanzata di esaminare nella seduta di ieri la proposta di legge, “non iscritta all’ordine del giorno in eclatante violazione del regolamento, il Consiglio regionale l’ha respinta con una maggioranza composta da Emiliano, Cinquestelle e centrodestra”, per poi domandarsi: “Ma quando riusciremo a vedere la maggior parte dei gruppi politici, a cominciare dal Pd, accordarsi col dolore della gente?” E commentare: “Abbiamo l’impressione di vivere in contesti in cui l’idea di governare non è mai associata alle cose concrete, ma solo ai giochi di potere”. Dopo il rinvio della seduta consigliare di ieri anche i Gruppi dell’opposizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Puglia Domani) con una nota congiunta hanno commentato: “Abbiamo avuto la prova che se il centrodestra in Aula non garantisce con la sua presenza il numero legale, il presidente Emiliano non ha più la maggioranza consiliare”. E, proseguendo, hanno affermato: “In Consiglio regionale ormai esistono solo gruppi di potere e di interessi, non certo a favore dei pugliesi, che si agitano e si spostano da una parte all’altra per ottenere questa o quella poltrona o, peggio, altro”. Quindi, per Fdi, Fi, Lega e Puglia Domani, quello di ieri è stato “l’ennesimo Consiglio regionale che si scioglie per mancanza del numero legale”, ribadendo che “il venir meno dall’assenza di esponenti del centrosinistra è una mancanza di rispetto non solo nei confronti dell’Istituzione, ma anche dei pugliesi, in modo particolare di quegli elettori che hanno scelto di votare per loro e che oggi si ritrovano con il peggior governo regionale possibile”. A difesa della maggioranza e, in particolare, dell’attività del Presidente della Regione, Michele Emiliano, sono intervenuti con una nota i 5 consiglieri regionali pugliesi del gruppo “Con” (Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Gianfranco Lopane, Alessandro Delli Noci e Alessandro Leoci) che, dopo il Consiglio regionale andato a vuoto, hanno replicato alle critiche del centrodestra affermando: “Non vogliamo incendiare il dibattito ed è per questo che diamo ragione ai colleghi del centrodestra” quando “garantiscono la loro presenza in Aula”. “Peccato, però, – hanno obiettato gli esponenti della lista civica che fa capo direttamente al governatore Emiliano – che sia l’unico contributo che danno all’attività regionale”, in quanto dall’opposizione di centrodestra, a loro dire, non vi sarebbe una proposta, né tantomeno “una visione e un’idea sulle questioni che più interessano ai cittadini”. Però, “per fortuna – hanno affermato inoltre i rappresentanti di ‘Con’ – abbiamo ricevuto dai pugliesi l’onere e l’onore di governare la Regione con il presidente Emiliano, la cui forza elettorale è indiscussa e indiscutibile, come lo è il sostegno e l’unità della nostra maggioranza che lavora con abnegazione e senso di responsabilità”. Per poi concludere: “Comprendiamo anche che le dichiarazioni dei colleghi rientrino nel gioco della dialettica politica, ma il centrodestra in Puglia corre con l’affanno”. Un affanno che probabilmente non è da meno a quello di una maggioranza che, evidentemente, fatica a mantenere in Aula i numeri indispensabili a portare avanti l’azione di governo, qualunque essa sia.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 1 Febbraio 2023

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