Cultura e Spettacoli

Un sogno a mezzanotte. Il teatro ‘Dalla’ riparte dalla periferia

Si ricomincia dal Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia, con un rito collettivo di teatro e musica per 50 spettatori, un progetto della compagnia Bottega degli Apocrifi in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese per riaprire dopo 99 giorni di chiusura. I teatri, nel rispetto delle normative del DPCM del 19 maggio 2020 e di tutti gli eventuali protocolli regionali, potranno riaprire al pubblico a partire dal 15 giugno 2020. Così a Manfredonia, nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 giungo, alle 00.01, prenderà il via “Un sogno a mezzanotte”. L’evento teatrale e musicale – il primo in Puglia dopo la chiusura – è organizzato da Bottega degli Apocrifi in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese, che ha accolto con entusiasmo l’idea della compagnia teatrale che 12 anni fa ha fatto del Teatro Comunale “Lucio Dalla” la sua casa, rendendolo la casa di un’intera città e trasformandolo in un presidio culturale permanente. «Con questa riapertura – racconta Cosimo Severo, regista degli Apocrifi e direttore artistico dell’evento – celebriamo un rito collettivo. Il segno di una rinascita, quasi un rito della “luce”, ripartendo da quel teatro che si nutre e nutre a sua volta le comunità che abita». Il Teatro Comunale di Manfredonia, come tutti i teatri d’Italia, è stato chiuso per 99 giorni, novantanove! Per quanto tempo un teatro che non incontra il pubblico/i cittadini può considerarsi vivo? E per quanto tempo una comunità può vivere senza il teatro? Riaprire simbolicamente le porte allo scoccare dei 100 giorni è il desiderio di una comunità teatrale – fatta indistintamente di artisti, maestranze, organizzatori e cittadini di ogni età – di tornare a sentire assieme. All’evento sarà presente il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Giuseppe D’Urso che dichiara: «Riapriamo le porte del teatro, un rito collettivo che ci vede tutti impegnati più che mai a riprendere il contatto con il pubblico. Il distanziamento sociale è l’esatto contrario del senso dello spettacolo dal vivo, ma vivremo questa difficoltà alimentando l’ingegno per progettare cose nuove nel rispetto dei nuovi tempi, del nuovo senso comune, e delle nuove riflessioni».


Pubblicato il 9 Giugno 2020

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