Cultura e Spettacoli

Nel carcere di Foggia, i detenuti incontrano lo scrittore Roberto Costantini

Un gruppo nutrito di detenuti della Casa Circondariale di Foggia ha partecipato, mercoledì scorso, alla presentazione della “Trilogia del male”, del noto giallista Roberto Costantini, presso il Teatro dell’Istituto.
Lo scrittore, a Foggia per presentare l’ultimo “capitolo” della trilogia, “Il male non dimentica”, presso il liceo classico “V. Lanza” e la Fondazione Apulia Felix, ha accettato l’invito del Presidente del Ce.Se.Vo.Ca. (Centro Servizi per il Volontariato di Capitanata), Pasquale Marchese, di Ubik e di Libera a tenere nella stessa giornata un incontro anche all’interno dell’Istituto Penitenziario. Nel teatro della Casa Circondariale, i detenuti delle Sezioni AS (Alta Sicurezza) e “Comuni” Nuovo Complesso hanno ascoltato lo scrittore, che ha spiegato la genesi dei sui romanzi e letto alcuni brani; è poi seguito un acceso dibattito.
Protagonista della trilogia – ha spiegato l’autore – è un commissario ribelle, scomodo. Non è “un buono”, si muove in un contesto in cui il confine tra bene e male non è definito. Sullo sfondo, le violenze e gli scandali economici e i delitti irrisolti di mezzo secolo italiano (dagli anni ’60 ai giorni nostri).
“Il male non dimentica” – ha sottolineato Costantini – così come gli altri romanzi della trilogia, corre su due linee temporali differenti ma che si intrecciano molte volte durante la narrazione: la Tripoli degli anni ’60, terra natia del Commissario Mike Balistreri, teatro di tensioni politiche ed economiche culminate con l’ascesa al potere di Gheddafi e la Roma degli anni nostri, colma di splendore e violenza.
L’incontro nell’Istituto Penitenziario è stato realizzato nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto da Ce.Se.Vo.Ca, Casa Circondariale e UEPE Foggia (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) e rientra nelle attività previste dal “Tavolo Carcere e Volontariato”, cui siedono gli stessi soggetti e gli altri due Istituti Penitenziari di Capitanata (Lucera e San Severo), al fine di promuovere la collaborazione tra le realtà del Terzo Settore e quella penitenziaria.


Pubblicato il 21 Novembre 2014

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