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Le edicole di 15 comuni dei Monti Dauni senza più giornali

Sgradito dono della Befana ai cittadini di 15 piccoli centri dei Monti Dauni. Infatti da lunedì 6 gennaio non arrivano più i giornali nelle edicole di Alberona, Anzano, Biccari, Candela, Carlantino, Castelluccio dei Sauri, Casalnuovo Monterotaro,  Casalvecchio di Puglia, Castelluccio Valmaggiore,  Faeto,  Monteleone di Puglia, Panni, Roseto Valfortore, Volturara Appula e Volturino e questo dopo la decisione dell’Agenzia distributrice Lobuono di Bari di sospendere la fornitura, decisione comunicata ai titolari delle edicole interessate con una lettera del 21 dicembre scorso, nella quale si ripropone lo stesso problema insorto nel mese di ottobre 2013 che scatenò le proteste dei sindaci del comprensorio e del sindacato dei Giornalai.  Il primo a prendere posizione è il sindaco di Candela Nicola Gatta il quale, in un comunicato stampa del 4 gennaio, ha dichiarato: “Visto l’approssimarsi del 6/01/2014 quale data indicata dall’Agenzia Lobuono per la sospensione della distribuzione dei giornali nei Comuni dei Monti Dauni, si richiede con urgenza l’apertura di un tavolo di concertazione tra le parti presso la Regione Puglia, allo scopo di concordare una soluzione che metta d’accordo gli interessi degli edicolanti e della stessa Agenzia”, aggiungendo: “Bisogna evitare ad ogni costo che si concretizzi tale provvedimento, che penalizzerebbe notevolmente le comunità interessate, si dovranno trovare soluzioni eque che ci consentano di risolvere questa questione definitivamente”.  In un comunicato stampa di martedì 7 gennaio anche il sindaco di Casalnuovo, Pasquale De Vita, prende posizione sul problema: ”Dal 6 gennaio 2014 nel Comune di Casalnuovo Monterotaro non vengono più forniti i giornali, quotidiani e periodici, all’unica edicola esistente in paese. Già nel mese di ottobre scorso il Consiglio comunale di Casalnuovo votò un vibrato ordine del giorno di protesta per questa incresciosa situazione che si protrae da mesi. La decisione dell’Agenzia distributrice Lobuono di Bari dimostra come quelli dei piccoli centri siano considerati ancora una volta dei cittadini di serie B e di come viene trattato il nostro territorio, già penalizzato per altri fattori socio-economici. Negare il diritto all’informazione e perdere questo ulteriore servizio equivale ad oscurare il nostro territorio e a tagliarlo fuori dal circuito comunicativo, quello della carta stampata. Lo scrivente, pertanto, conformemente a quanto intrapreso dagli altri sindaci dei Monti Dauni, inoltra formale protesta per quello che appare sempre più chiaramente una discriminazioni per la popolazione che rappresenta, riservandosi di intraprendere ed attuare tutte le azioni necessarie per la tutela degli interessi legittimi della comunità casalnovese; chiede con urgenza un tavolo di concertazione presso la Regione Puglia con tutti i soggetti-attori di questa problematica al fine di una risoluzione definitiva della questione”.
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Pubblicato il 8 Gennaio 2014

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