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Il legale di Landella: “Non vuole che la città sia bollata come mafiosa”

“Il ricorso al Tar del Lazio è stato proposto al fine di sottoporre all’organo giurisdizionale competente una ricostruzione della vicenda che possa tener conto delle ragioni dell’ex sindaco di Foggia Franco Landella il quale, non essendogli stata consentita la partecipazione in contraddittorio nel procedimento, ha potuto contestare i contenuti del provvedimento solo nella sede giurisdizionale”. E’ quanto comunica il legale di Landella, l’avvocato Saverio Sticchi Damiani, che interviene in merito al ricorso presentato dall’ex sindaco di Foggia contro il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Foggia per sospette infiltrazioni mafiose, lo scorso mese di agosto. “L’interesse sotteso all’azione proposta – afferma il legale – non è la demolizione del provvedimento al fine di rispristinare il Consiglio comunale decaduto, bensì l’interesse morale a non veder ‘bollata’ la città e la precedente amministrazione quale ‘mafiosa’, sulla scia di un consolidato orientamento giurisprudenziale che riconosce rilevanza all’interesse a ricorrere, quanto meno morale, degli amministratori del disciolto Consiglio comunale per la tutela della loro immagine e reputazione”. Al momento – si apprende – non risulta fissata l’udienza di trattazione. Franco Landella è stato arrestato (ora è libero) lo scorso 21 maggio con le accuse di corruzione e tentata concussione in una indagine su un presunto giro di tangenti a palazzo di città che conta 14 indagati tra amministratori pubblici, politici, imprenditori locali e dipendenti comunali.


Pubblicato il 12 Novembre 2021

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