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“I quattro punti sono una sanzione abnorme”

Giovedì nel tardo pomeriggio in casa Foggia è giunta la pubblicazione del Dispositivo /0049/TFNSD-2022 emesso dal Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare, che riguarda la vicenda di ritardi nella trasmissione della documentazione inerente alla compravendita. Pertanto si è svolta ieri mattina una conferenza stampa allo stadio ‘Pino Zaccheria’ a cui hanno partecipato il patron del Calcio Foggia, Nicola Canonico, il legale della società, Edoardo Chiacchio, l’Amministratore Delegato del Calcio Foggia, Silvestro Carbotti ed il segretario del Calcio Foggia, Pippo Severo. Il primo a prendere parola, è stato il numero uno, Nicola Canonico e come si evince dal video integrale sul sito dei rossoneri, abbiamo riportato le dichiarazioni: “Sono abituato a metterci la faccia e lo faccio. Ho sentito parlare di cose che nessuno conosce. I fatti sono due: uno è legato al deposito dell’atto il 22 giugno firmato ma non registrato il 7 luglio e depositato il giorno seguente, l’8 mattina. Più veloci non potevamo esserlo. Ci contestano anche di allegare due certificati dei casellari carichi a cui ho fatto le autodichiarazioni che bastano per sostituire i certificati. Dal 22 giugno avevo 6 giorni per iscrivere la squadra ma questa situazione con l’iscrizione non c’entra. Si è creato questo caos per un primo grado fiduciosi per quello che sarà l’appello. Ho sempre parlato con serenità. È un fatto che sarà risolto. La società non deve pubblicare nessun deferimento. Se qualcuno pensi che io mollo alla prima contestazione non mi conosce. In questi 15 anni non ho mai avuto punti di penalizzazione. Così come ho rispetto per gli organi federali loro devono rispettare noi e farci raccontare i fatti. Quello che mi ha fatto arrabbiare è che non sono un soggetto che nessuno conosce soprattutto una persona che entra in una società ed è conosciuta. Questa è una norma che è entrata in vigore ad aprile. Sei mesi di squalifica per un presidente crea un danno di immagine e destabilizza un giocattolo che rischia di rompersi. Molti giornalisti raccontano qualcosa che non esiste per fomentare la tifoseria. Con una società che paga gli stipendi in regola, resta davvero nulla da aggiungere. Tutta la stampa ha lo stesso livello per me. L’abitudine di parlare troppo non porta benefici perché la squadra deve far parlare in campo. Togliere la fascia da Capitano a Curcio l’ho fatto per non dare pressioni mediatiche al calciatore che veniva messo al centro delle problematiche per i risultati e preso di mira dai tifosi. È stato fatto un caso inutile. I capitani vengono scelti dal gruppo squadra e dalla società. Mi portate a difendere il nostro operato che va sempre nell’interesse per il bene del Foggia. Non ci sono casi e problemi. Siamo una società sana che vuole andare avanti e vuole divertirsi. Volevo rinforzare la squadra e il mister mi ha detto che stiamo bene così. C’è stima tra me e il gruppo squadra. Si insinuano le ombre. Aspettiamo i gradi di giudizio ma resto fiducioso della memoria difensiva”.

Il legale della società, Chiacchio: “È un piacere esporre i motivi giuridici che hanno colpito questa società. Ho avuto il piacere di condurre questa squadra in serie c che ha scatenato non poche tensioni. Mi sento legato al Foggia e alla tifoseria. Bisogna fare chiarezza. La federazione ha ritenuto di fare una stretta agli avventurieri del calcio e quindi il 27 aprile con un comunicato ufficiale che non tutte le società non hanno recepito. Altri club si sono trovati in questa situazione con una nuova norma emanata quasi a sorpresa soprattutto a fine campionato. Non è stato solo Canonico a essere stato colpito. Quando si concedono 15 giorni per consegnare un atto di acquisizione è pochissimo tempo per ricevere un atto. Si poteva fare un sollecito per ricevere questo documento. Il Foggia ha operato anche un sollecito. Poi l’atto è stato stipulato il 22 giugno e in quel momento bisogna comunicare perché il 28 c’era l’iscrizione. L’interesse primario era iscrivere una squadra al campionato. Non si esce dall’ufficio del notaio con l’atto in mano. Il notaio non può consegnare un atto prima della registrazione. Il procuratore ha inoltre spiegato che si poteva mandare una copia del documento. I fatti sono di ordine giuridico, dottrinali lo definirei. Non tutte le documentazioni sono state esposte ieri. Ci sono state altre società che hanno esposto lo stesso problema quindi ci attendevamo una sentenza simile. Parliamo di una sentenza pronunciata anche per altre società, non solo il Foggia. Prima si era condannati con ammenda o diffida adesso non c’è più questa cosa. Massimo rispetto per gli organi federali perché vogliono dare un’impostazione nuova al calcio. Il Foggia ha depositato l’atto anche se con leggero ritardo ma nei tempi. È dottrinale stabilire se i tempi dei 15 giorni decorrono dalla registrazione o dalla stipula dell’atto. Non abbiamo certezza di questa cosa. Se non ho l’atto in mano come si può depositare. Oggi non c’è nessun precedente perché è la prima volta che si decide su una questione simile. Questo è il primo step che ci ha portato a 2 punti di penalizzazione. Gli altri due punti riguardano i certificati casellario che bisognava consegnare. Canonico soggetto conosciuto dalla federazione che aveva iscritto già il Bisceglie nella stagione 2020/21. Nell’arco di mesi possono cambiare le situazioni ma io produco un’autocertificazione che anche per le cose più importanti valgono ma non per questo aspetto federale. È importante fare chiarezza su questi punti di penalizzazione da cosa derivano. Derivano dalla regola del comunicato stampa del 27 aprile e per me sono inadempimenti di carattere formali perché i requisiti il Presidente ce li ha. Per me e una sanzione abnorme però le sanzioni si rispettano e per chi ha argomenti da spendere percorrerà l’appello attendendo le motivazioni. Sono adempimenti di carattere formale che hanno determinato queste sanzioni. La trattativa sarà molto riservata perché dobbiamo ottenere il massimo dal secondo grado di giudizio. Abbiamo avuto una sanzione che non meritavamo. I giudici non potevano smentire se stessi avendo già condannato altre società. Stiamo preparando un documento con 7 motivi ben articolati da presentare alla corte. Sono motivato come avvocato e sono convinto che le motivazioni meritano di essere valutate e accolte. Sono fortemente convinto che le argomentazioni sarà attentamente considerati dai giudici di secondo grado. Io ci credo molto in questo appello. Siamo a conoscenza del deferimento dal 15 ottobre purtroppo c’erano altre società deferite per lo stesso motivo e già condannate. Quindi la società ha voluto attendere le decisioni delle altre società. Ho detto che la legge del 2003 riferisce quali sono le possibilità di appello e questo discorso quasi mai nessuna squadra ha portato avanti. Sotto questo profilo mi auguro che non si raggiungano tutti i 5 gradi di appello. Novara, Pergolettese e Vibonese sono le altre squadre che sono state sanzionate come il Foggia. Queste norme sono troppo severe sarebbe bastato un sollecito o una diffida però non è previsto questo. Dobbiamo cercare di riformare la motivazione. A nostro avviso i termini decorrono dalla registrazione secondo il Tribunale dalla stipula dell’atto. Se un legale è convinto del proprio teorema deve affrontare le imprese ardue che faremo e porteremo avanti con fiducia. Sono fiducioso e arduo e vado ad affrontare i gradi che verranno perché sono motivazioni di diritto e non di merito. Stipula dell’atto 22 giugno, registrazione 7 luglio e deposito 8 luglio quindi ci sono alcuni giorni di ritardo”. Un Calcio Foggia che non tira i remi in barca ed anzi si difenderà in tutte le sedi legali competenti e che alla luce dei fatti, l’inibizione nei confronti del presidente del Foggia, Nicola Canonico è una vera esagerazione. (Ph. Calcio Foggia).

M.I.


Pubblicato il 13 Novembre 2021

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