Cronaca

Il caso Englaro, la difficile crociata di papà Beppino e la dignità della persona

Quando i talk show non facevano che parlare di eutanasia, abbiamo seguito passo passo la storia di Eluana Englaro fino alla scelta, giusta ma coraggiosa, dei suoi familiari. Eluana è morta il 9 Febbraio 2009 in seguito alla sospensione della nutrizione artificiale dopo un incidente stradale che diciassette anni prima l’aveva costretta in uno stato vegetativo irreversibile. Una morte che ha sollevato molte polemiche e caricato di un fardello ancora più pesante i genitori. Il padre Beppino ha trovato la forza per continuare la battaglia sulla dignità della persona e nel suo libro che ieri sera è stato presentato alla Ubik, La vita senza limiti (Best Bur 2012), ha scritto a caratteri cubitali che “nessuna famiglia dovrà patire quello che abbiamo subito. Io posso solo continuare a battermi per una legge che rispetti la persona, che non dia ad altri se non a lei stessa il diritto di decidere del proprio corpo”. Una strada lunga e difficile intrapresa tre anni fa che ieri mattina l’ha portato all’ordine dei Medici di Foggia per partecipare alle “Giornate mediche daune”, convegno giunto alla quarantesima edizione, per confrontarsi con medici, psichiatri, specialisti in bioetica sul principio di autodeterminazione, ossia il riconoscimento della capacità di scelta autonoma e indipendente dell’individuo: “Pochi hanno idea di cosa sia il principio di autodeterminazione e la dignità umana per cui deve valere sempre il primato della coscienza individuale”.

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Pubblicato il 6 Ottobre 2012

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