Cronaca

Aumenteranno le telecamere: ma arrivano i soldi?

Pioveranno soldi dal governo centrale per tutti i Comuni della Provincia di Foggia che stanno sottoscrivendo presso la Prefettura i Patti Speciali d’ adesione ai Progetti di installazione e intensificazione anche qualitativa delle apparecchiature di video registrazione  nelle vie anche non centrali. Lo scopo del grosso investimento promosso dal Ministero dell’Interno (decreto risalente al 20 maggio u.s.) è quello di raggiungere in modo più capillare il controllo dei piccoli e grandi episodi d’ inciviltà e talora di violenza : sono infatti numerosi i casi dei litigi che sfociano in aggressioni gratuite tra i cittadini che si accapigliano a seguito di giustificabili distrazioni alla guida che generano banali tamponamenti ed urti di basso conto. Il controllo ai monitor remoti delle immagini provenienti dalle telecamere che verranno piazzate nei punti più nevralgici anche di Cerignola dovrà incombere sui Vigili Urbani i quali – pur dalle comode stanze della Centrale (operativa?) del Palazzo – dovrebbero comunicare ai propri colleghi via autoradio la necessità di intervenire prontamente non soltanto per sedare le minime discussioni ma soprattutto per < fare cassa > mediante contravvenzioni da elevare. Specialmente a carico di quanti sono soliti lasciare gli autoveicoli in divieto di sosta presso i quadrivi e, addirittura, anche accanto alle rotonde spartitraffico (v. presso il Monumento a Di Vittorio tra Via Bologna e Viale F.lli Rosselli nonché presso l’inizio di Via Candela che sfocia sul lungo Viale di Ponente e Via Consolare ). A tutt’ oggi non si avverte la reale utilità di telecamere già funzionanti in altri punti dove il traffico rallenta e in ore particolari s’ ingorga. Quale effetto monetario reale monetario – che si auspica dovrebbe provenire dalle multe per divieto di sosta – hanno finora creato i sistemi di sorveglianza elettronica piazzati per esempio all’ altezza della farmacia di V. le Levante e all’ incrocio dello stesso Viale Di Vittorio / Corso Roma, area dove alcuni utenti del Banco ex Ambrosiano persistono, recidivi quant’ altri mai!, a mollare le proprie auto in doppia fila ?… In una città ove la prime due regole sembrano Indisciplina e Anarchia c’ è ancora  qualcuno sul Municipio che comandi gli addetti in divisa a scendere per le strade assegnando loro i compiti di Vigili di Quartiere e che sia il coordinatore del così chiamato Osservatorio di Vicinato ? C’ è qualcun altro altolocato che impartisca comandi allo stesso Comandante Dirigente il quale già sembra oberato di suo?

Stante simile situazione occorre purtroppo almeno al momento convenire che la su descritta questione di Cerignola non verrà facilmente risolta perché il Corpo dei VV. UU. non solo ammonta a 37 unità ma è sempre più indaffarato nelle pratiche amministrative ( vedansi quelle annonarie e di ulteriori revisioni iper burocratiche da scrivanie!). La normativa regionale successiva agli anni ’70 fissa il rapporto di 1 vigile ogni 500 residenti: nel volume realizzato dal ricercatore locale dr. Franco Conte ( “Cerignola dopo il secondo dopoguerra “, Nicorelli Editore di Via A. Paolillo di Cerignola ) si può leggere alla pag. 49 che il Comune si avvaleva dell’ opera scrupolosa di 31 addetti. Oggi che nella ex cittadina che da ben 25 anni ha avuto e vanta il riconoscimento di < Città > grazie anche all’ edificazione delle 3 zone ex legge 167, la condizione numerica – nonché di qualità..? – è desolante; come dire, insomma che non ci sono concesse grandi speranze. E’ un neo, questo dell’esiguità numerica dei Vigili Urbani, che colpisce anche altri centri viciniori come Lucera, Apricena ecc.. : tale mal comune non deve però tramutarsi in una specie di mezzo gaudio come vogliono farci credere alcuni sapientoni che sognano la < decrescita felice >. Sarebbe invece il momento opportuno per ottenere informazioni dai governanti dei citati Comuni se questi sofisticati sistemi e “ macchinette” digitali sono serviti a incrementare il grafico annuale delle sanzioni comminate dai Vigili ed equiparati controllori dell’ ordine pubblico. Sarebbe anche auspicabile che il Comune di Cerignola, orbo della presenza dei componenti il vecchio organismo democratico del Consiglio Comunale, porti a conoscenza dei cittadini a mezzo di un Notiziario cartaceo qualche dato oggettivo su come sono combinate tutte le liquidità di Cassa e quanto dall’ altro canto preoccupano debiti e impegni professionali / morali.

Beniamino Mastroserio

 

 


Pubblicato il 23 Ottobre 2020

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