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Anche a Lucera un presidio contro la mafia intitolato a Giovanni Panunzio

E’ stato ufficialmente costituito il Presidio di Libera di Lucera. In un affollato teatro, si è commemorata ancora una volta la figura di Giovanni Panunzio, un imprenditore, un eroe, una vittima del nostro tempo. Un nemico della mafia foggiana.

Interventi di rilievo, ascoltati da un pubblico rappresentato da tanti cittadini, dalle forze dell’ordine e dai rappresentanti delle agenzie educative lucerine. A moderare gli incontri il giornalista Pierluigi Colomba, aderente al presidio lucerino di Libera, che ha accolto gli interventi delle istituzioni presenti.

Costantino Dell’Osso, vicesindaco del Comune di Lucera, ha portato i saluti delle autorità amministrative. «Sono felicissimo di essere qui e di partecipare a quest’iniziativa che un “prete scomodo”, Don Ciro Miele, ha voluto fortemente. Questo presidio viene intitolato  a un personaggio, Giovanni Panunzio, che ha dimostrato coraggio e non si è chinato alla malavita, pagando tale sacrificio con la vita. Un personaggio grandioso. Stupendo. Partecipo commosso – ha affermato l’ex sottosegretario agli interni –  a quest’iniziativa che spero potrà portare nuovi frutti nel momento in cui essa volesse concretamente interessare l’amministrazione muovendosi insieme per combattere quella che soprattutto in questa zona, dove don Ciro Miele con la Chiesa Madre ed il vescovo combattono questa microcriminalità che, forse, in queste zone periferiche sono avviluppate in un discorso più grande e devastante. Sono qui con la voglia di essere in mezzo a voi per fare tutto quanto sarà necessario per non far morire sul nascere un’iniziativa che deve continuare a vivere con la felicità nei nostri cuori e con impegno». Ha voluto apporre il suo contributo anche il sindaco di Pietramontecorvino, Rino Lamarucciola. «Don Ciro è un prete di frontiera, ho imparato ad apprezzarne l’operato. Stare in prima linea non è facile, soprattutto in un momento come questo ed esporsi su questo fronte diventa allo stesso tempo entusiasmante e difficile. Le situazioni criminali del nostro territorio sono poco appariscenti ma vi è, in fondo, qualcosa, c’è un humus, un qualcosa che si muove.

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Pubblicato il 8 Novembre 2012

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