Primo Piano

Amianto, 700.000 tonnellate in provincia di Foggia

Non siamo al dramma, ma non c’è neppure di che stare tranquilli. Questa la situazione delineata dal Piano Regionale per la bonifica dell’amianto, la cui attuazione è ormai ai nastri di partenza.

Nella mappa del rischio disegnata dal Piano, la Capitanata non è tra le Province più virtuose. È al terzo posto, ma praticamente a pari punti con Lecce, che è seconda. In vetta c’è Bari. Dopo Foggia ci sono Barletta, Brindisi ed infine Taranto, che nonostante la concentrazione di industrie nel suo territorio è la provincia che presenta il minor numero di coperture di cemento amianto. La rilevazione è stata effettuata attraverso tecniche molto sofisticate: un volo con sensore iperspettrale MIVIS, che ha evidenziato la presenza di circa 5.000 tetti di amianto sull’intero territorio regionale, di cui 1.706 con dimensioni superiori a 500 m e 2.751 con dimensioni superiori a 200 m.

I dati così raccolti sono stati estrapolati per calcolare il fabbisogno di siti autorizzati allo stoccaggio provvisorio e/o allo smaltimento definitivo dei materiali contenenti amianto. Come si vede nella tabella, per la provincia di Foggia viene stimata una cubatura di 348.204 mc, che copre circa il 20 per cento dell’intero fabbisogno regionale, ed è sostanzialmente eguale a quella del Salento.

Con una differenza, però. Come spiega il piano, mentre nella Puglia meridionale le coperture di amianto si riferiscono per lo più a immobili e capannoni agricoli, nel Tavoliere il problema è legato ai capannoni industriali.

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Pubblicato il 27 Giugno 2013

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