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Agguato mortale a un commerciante. Il suo torto: aver ammazzato un boss

Il suo “peccato” è stato quello di aver ucciso un boss che gli chiedeva il pizzo. Per questo motivo, secondo gli investigatori, Antonio Sorrenti, commerciante di auto di 51 anni, è stato ucciso a fucilate. Il suo cadavere è stato trovato trovato ieri mattina, intorno alle ore 9,00, nelle campagne di Cerignola, in contrada “Scarafone”. Tutto era cominciato nell’ottobre del 2004 con un incidente stradale avvenuto a Cerignola: tra le persone coinvolte c’era da una parte un boss sorvegliato speciale, Leonardo Di Tommaso, noto come ‘Taddone’, di 38 anni, di Cerignola, dall’ altro il commerciante, Antonio Sorrenti.Nel giro di pochi giorni l’incontro, il 21 ottobre del 2004, il primo venne ucciso in un parcheggio con numerosi colpi di arma da fuoco e il secondo finì in carcere con l’accusa di averlo ucciso per non sottostare alle richieste di pizzo cui dal giorno dell’incidente veniva bersagliato.Dopo lo scontro, infatti, pur avendo torto, Di Tommaso aveva tentato di imporre a Sorrenti di accollarsi la colpa del sinistro con l’assicurazione. Il commerciante, titolare di un autosalone, aveva rifiutato e da allora il boss, lo aveva continuamente fatto oggetto di minacce e ritorsioni perché pagasse un pizzo di 1.000 euro.Un giorno Taddone si era ripresentato nel negozio minacciando Sorrenti di “massacrarlo di botte” se non avesse pagato. Nacque una animata  discussione al termine della quale il commerciante sparò più volte con due pistole calibro 38. L’uomo, subito dopo l’omicidio, si costituì dicendo ai carabinieri di avere sparato per timore di essere ucciso dal boss. Antonio Sorrenti, per l’omicidio di Di Tommaso fu condannato in primo grado a otto anni di reclusione. Sorrenti, stando alla ricostruzione dell’agguato fatta dagli investigatori, è stato ucciso con alcuni colpi di fucile, almeno un paio, come testimoniano le cartucce trovate in zona, che lo hanno colpito al capo ed al torace. Al momento dell’agguato, il 51enne era solo a bordo della sua auto: stava percorrendo la strada secondaria in contrada “Scarafone” quando è stato affiancato dai sicari. Ferito a morte, il 51enne ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato più volte su sé stesso. Il corpo senza vita dell’uomo, commerciante cerignolano, è stato trovato riverso nell’abitacolo della sua auto a ridosso di un uliveto poco distante dalla sua abitazione.


Pubblicato il 17 Dicembre 2014

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