Cronaca

Un ponte tra Iran e Italia passando per la Capitanata

Un “ponte di solidarietà” tra Oriente e Occidente, tra Iran e Italia, a rappresentare la quale vi sono ben cinque paesi dell’alta Capitanata (Casalnuovo Monterotaro, Torremaggiore, San Paolo di Civitate, San Marco in Lamis e Vico del Gargano) insieme a Milano e Venezia che fanno da capofila in un progetto legato all’arte e alla cultura nel segno dell’apertura di un dialogo tra i popoli. Ideatore e attuatore di questo ambizioso e fascinoso progetto, che sta già dando i suoi risultati concreti, è lo scultore Felice Ardito, torremaggiorese di nascita e casalnovese d’adozione, ma che da 12 anni opera artisticamente tra Milano e Venezia, il quale ha coinvolto in un “Patto di Gemellaggio e di Solidarietà” sette città dell’Iran (tra le quali Kerman, Mashad, Tehran, Kermanshah) e questo dopo l’esaltante esperienza di un viaggio fatto da Ardito in Iran a Capodanno 2012 (Nowruz 2012, che corrisponde al Capodanno Iraniano 1391), ospitato dalla generosa Famiglia Faiznia, e che nell’occasione  realizzò una scultura gigante (circa 10 metri)  nella città di Kermanshah, finanziata dall’Agrin Group, un’azienda che promuove già da anni progetti  legati all’arte e alla cultura.
   Rientrato in Italia, Felice Ardito pose mano al suo progetto comprendente un ciclo di opere dal titolo “La Partenza della Luna”, la prima della quale, il cui protagonista è “Cenzino”, scultura ottenuta dalla saldatura di pezzi metallici in ferro e acciaio con l’aggregazione di oggetti autonomamente posti nello spazio tra natura e l’immaginazione, è stata posizionata e inaugurata in piazza San Pio da Pietrelcina (Parco della Quercia) a Torremaggiore, e che rappresenta il simbolo di Torremaggiore, il castello, rivisitato in chiave moderna ed aperto a molteplici livelli di lettura, con le sue linee e forme morbide che si protendono verso l’alto.
   Domenica 29 dicembre è stata la volta di Casalnuovo Monterotaro, dove il maestro Felice Ardito, insieme al sindaco Pasquale De Vita e ai bambini del paese quali “testimoni” dell’evento, ha inaugurato la scultura di Cenzino installata sospesa ben visibile sotto la volta del teatro comunale “R. Ariano”, presenti numerosi cittadini con l’architetto Pina Iacobbe, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, che ha curato gli aspetti tecnici del progetto.

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Pubblicato il 9 Gennaio 2014

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