Cronaca

Analisi approfondita dei moti forcaioli

In questi giorni celebriamo il trigesimo della morte dell’ ormai famoso movimento dei Forconi che già nello scorso lunedì 9 /12 / 2013 diedero vita  anche a Cerignola al più surreale “ sciopero di massa “ che mai si è verificato almeno nell’ ultimo ventennio nella nostra città. In dicembre abbiamo avuto modo di vedere non solo migliaia di concittadini ma anche un centinaio di uomini e donne venuti dai campi viciniori dei 5 Reali Siti per sfilare e dare man forte, e voce!, per rivendicare diritti e bisogni economici e sociali. Tutta quella folla del 9 dicembre tornò anche nelle strade nei successivi martedì e mercoledì 10 e 11 per contribuire a rendere di maggiore spessore nazionale la particolare protesta. Da Torino a Genova ( passando per le terre Padane, quali Treviso e Vicenza, valicando inoltre le città del Centro Italia come Latina, Termoli, Ancona ) e fin giù a Napoli, Potenza, Foggia, Barletta e in Sicilia, un bel 60 % d’ italiani ha insomma in varie forme  solidarizzato – pur stando fuori dai cortei – con i manifestanti contro i politici attuali incapaci di riuscire a recepire le loro ragioni. Si tratta di diritti che appartengono non solo ai ceti dei lavoratori e produttori delle campagne ma anche a operatori del settore assai complesso del terziario : trasportatori e padroncini al servizio sia dei colossi industriali che di fornitori artigiani ( carburanti, infissi per l’ edilizia etc..).                                                                                 Nella tre giorni tumultuosa del 9,10 e 11 specie a Cerignola sono volate mezze colluttazioni tra i soliti esagitati e agitatori professionali ( che si sentivano protagonisti dell’ evento ) e alcuni imprenditori che invece volevano aprire i propri esercizi in una settimana delicata e tanto attesa per onorare acquisti e consegne prenatalizie. Orbene in occasione del Trigesimo – cioè < a bocce ferme > come nel gergo si dice – oggi non resta gran traccia di quei moti. Ricordiamo infatti che essi furono promossi dalla sigla laziale del “ Coordinamento della Rivoluzione del 9 Dicembre “ con a capo Danilo Calvani militante dei Comitati Riuniti agricoli dell’ Agro pontino.                                

Continua a leggere sull’edizione cartacea. Acquistala on line o in edicola


Pubblicato il 10 Gennaio 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio