Primo Piano

Sconfitti i partiti, le liste civiche governano tre grandi città della Capitanata

Fino a qualche anno fa al ballottaggio era determinante avere il sostegno di un partito alle spalle per mobilitare gli elettori. Ancora una volta Cerignola ha dimostrato che non è più così. Per la prima volta, tre delle cinque città più popolose della Daunia sono governate da coalizioni di liste civiche. Dopo Lucera e San Severo, è toccato a Cerignola. Non è solo la sconfitta del Pd, ma del vecchio sistema di partiti e di alleanze. Proprio la sconfitta porterà inevitabilmente a una resa dei conti all’interno del Pd pugliese. La sconfitta di Tommaso Sgarro a Cerignola, candidato fortemente voluto da Elena Gentile (ex assessore regionale al Welfare e alla Sanità e dirigente nazionale del partito), è il nuovo punto cardine dello scontro con il segretario e nuovo governatore Michele Emiliano. Quest’ultimo, infatti, ha già dichiarato che ritiene “inaccettabile” il risultato che sarebbe da considerare “la sconfitta più grave”” ottenuta nella ormai ex capitale della sinistra pugliese. Ora sono in molti a chiedersi se ora lo sconfitto e segretario cittadino del Pd a Cerignola, Tommaso Sgarro rassegnerà le dimissioni da segretario locale? Coerenza lo vorrebbe, visto che un anno fa chiedeva nel corso della direzione provinciale post elezioni amministrative le dimissioni del segretario provinciale Piemontese per la sconfitta a Foggia città in altri centri della Capitanata. Ma, al di là delle beghe di partito,  il dato inconfutabile resta. San Severo, Lucera e Cerignola, nel giro di due anni,  sono stati cancellati centrosinistra e centrodestra a favore delle sempre più vincenti  liste civiche. E di questo i partiti ( o perlomeno quello che resta) dovrebbero interrogarsi sul serio.  Il capitolo Cerignola ha comunque del clamoroso.  Al secondo tentativo, Franco Metta ce l’ha fatta, ribaltando inaspettatamente il risultato del primo turno e diventando il nuovo sindaco. Il noto avvocato penalista – con un passato da militante nel Movimento Sociale, alla guida di una coalizione di liste civiche di area di centrodestra – ha nettamente distanziato – ottenendo più del 55 per cento dei voti – il candidato del centrosinistra, Tommaso Sgarro, che due settimane fa aveva ottenuto il 43 per cento. Franco Metta aveva già tentato di diventare primo cittadino cinque anni fa, ma non riuscì ad arrivare al ballottaggio. Due settimane fa, si era fermato al 33 per cento, ma al secondo turno è riuscito a ottenere un appoggio trasversale, a cominciare dalla maggior parte degli elettori di centrodestra che nella prima tornata aveva scelto Paolo Vitullo. Al ballottaggio si è recato alle urne il 50 per cento dei cerignolani, a fronte del 65.4 del 31 maggio.


Pubblicato il 16 Giugno 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio