E’ Foggiano il capotreno aggredito con un machete a Milano
E’ di Foggia il capotreno Carlo Di Napoli, 31enne residente nel capoluogo lombardo il capotreno che giovedì sera è stato aggredito a Milano, alla fermata del passante di Villapizzone, zona Bovisa, da due salvadoregni ventenni che sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Milano nell’ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Lucia Minutella. Apparterrebbero alla gang di latinos ‘MS13′. Il presunto esecutore materiale della brutale aggressione aveva nascosto il machete nei pantaloni. La polizia sarebbe in cerca di altri due sudamericani. L’aggressione sarebbe avvenuta a bordo del treno perché i sudamericani si sono rifiutati di mostrare il biglietto al capotreno. Il ferroviere colpito al braccio, secondo alcuni amici che per tutta la notte hanno seguito lo sviluppo della situazione, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l’arto, che gli è stato riattaccato. L’uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un’operazione chirurgica all’ospedale di Niguarda. “Ho avuto molta paura, ma ora mi sento più sollevato: la cosa più importante e che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi”. Così ha detto il capotreno aggredito al segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri che è andato a trovarlo all’ospedale di Niguarda. Dopo l’episodio dell’aggressione con machete alla stazione Centrale di Milano, è polemica politica. “Si e’ trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo”, affermano fonti dell’ospedale di Niguarda. L’uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. “Si è cercato di preservare la funzionalità dell’arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine”.
Pubblicato il 13 Giugno 2015