Cronaca

Rifiuti: impianto di Forcone Cafiero, i sindaci del Consorzio bussano alla Regione

Il Consorzio di Igiene Ambientale Bacino Fg/4 merita dalla Regione Puglia un trattamento migliore di quello finora ricevuto, anche per quanto riguarda l’erogazione dei finanziamenti utili a coprire la spesa prevista di 17 milioni di euro per realizzare gli interventi di adeguamento dell’impianto di Forcone Cafiero. E’ la posizione espressa unanimemente giovedì scorso dai sindaci  dei nove comuni interessati in una conferenza stampa tenutasi nel Palazzo di Città di Cerignola. Un’occasione per fare il punto della situazione su ciò che il Consorzio intende fare per migliorare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e contrastare il fenomeno dell’inquinamento ambientale causato dallo sversamento abusivo di rifiuti nelle campagne del nostro territorio, alla luce delle recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato direttamente la Capitanata.
“Il nostro Consorzio ha avuto il merito di gestire efficacemente un impianto, quale quello di Forcone Cafiero, che rappresenta un punto di riferimento a livello regionale per quanto riguarda le strutture impiegate nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti – ha detto il sindaco di Cerignola Antonio Giannatempo, presidente del comitato esecutivo -. La Regione Puglia ci ha messo a disposizione 4 milioni di euro per le opere che intendiamo eseguire al fine di ammodernare e potenziare la struttura ed il servizio fornitoci da Sia. È una cifra assolutamente insufficiente; non comprendiamo poi perché, attingendo a fondi Cipe e dell’Unione Europea, siano stati stanziati dalla Regione consistenti finanziamenti a favore di altri Ambiti di raccolta ottimale che non sono dotati di impianti ben organizzati come il nostro, che, dopo un lungo iter, ha ottenuto da Bari tutte le certificazioni di qualità e le autorizzazioni necessarie allo svolgimento delle diverse fasi di lavorazione. In altri casi ancora, verranno dati soldi ad Ambiti che non hanno neanche un sito in cui conferire i propri rifiuti”. La sostanza, dice il primo cittadino cerignolano, è che le opere di Forcone Cafiero sono le uniche, o quasi, che possano dirsi davvero cantierizzabili: “I fondi destinati ad altri Ambiti, per i motivi sopra citati, rischiano di non essere utilizzati”.

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Pubblicato il 19 Aprile 2014

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