Cronaca

Palese: “Investimenti nella sanità pugliese per 650 milioni”

Le parole a margine d'una conferenza stampa, sperando che si passi una volta per tutte a fatti concreti

“Il Pnrr nasce per cercare di affrontare il post pandemia. È un piano di rilancio di tutto il Paese, messo a disposizione dall’Europa. Le missioni 5, relative al welfare, e 6 della salute, sono molto importanti. Quello che è emerso dalla pandemia in maniera chiara è capire come avere un modello di organizzazione sanitaria, soprattutto territoriale. In questo senso ci sono grandi investimenti, all’interno del Pnrr, e il nostro riguarda 650 milioni di euro”. Lo ha detto l’assessore regionale pugliese alla Sanità Rocco Palese, dopo la conferenza stampa di presentazione del piano dell’Azienda sanitaria locale di Bari per realizzare con i fondi del Pnrr/5 case di comunità e un ospedale di comunità. “È stato già firmato – ha aggiunto Palese – a marzo scorso un accordo tra Governo e Regione. La parte dell’assistenza territoriale prevede un notevole numero di strutture di prossimità, che riguardano gli ospedali di comunità, ma anche le case di comunità, le case della salute, le centrali operative territoriali, le quali, una volta realizzate entro il 31 dicembre 2026, dovrebbero funzionare per i ricoveri ordinari h24, così come funziona adesso la centrale operativa 118 per la parte acuta”. “Oggi siamo a Bari, città capoluogo, dove è prevista – ha concluso l’assessore – una infrastrutturazione e un potenziamento dell’assistenza territoriale nei prossimi anni”. E così entra in fase attuativa la programmazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza–Misura 6 Salute messi a disposizione della Regione Puglia dal Ministero della Salute col Decreto ministeriale del 20 gennaio 2022. Iscritti a bilancio vincolato con apposita Deliberazione di Giunta precisamente 650.807.806,51 euro per un programma di investimento a regia regionale i cui soggetti attuatori saranno, appunto, le aziende sanitarie locali. La finalità sulla carta è sempre e solo quella di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per migliorarne l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica. La Regione Puglia si assume, dunque, ancora una volta la regia d’un piano assai ambizioso di investimenti per rafforzare una volta di più la capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza. E ancora una volta per promuovere medicina territoriale, telemedicina e una maggiore integrazione tra i servizi sociosanitari, con investimenti per l’attivazione e il potenziamento delle case di comunità e degli ospedali di comunità, come detto, ma anche implementazione delle Centrali operative territoriali (COT) così da rafforzare assistenza domiciliare e telemedicina, ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, potenziamento dei flussi informativi sanitari perfezionando la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati. E come non bastasse, progetti rivolti ad aumentare competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario. Resta da sperare che non si tratti delle solite grandi partenze in quinta marcia per ritrovarsi – dopo qualche mese – col freno a mano già tirato, lasciando ancora una volta nel libro dei sogni una sanità migliore, più vicina ai singoli pazienti e dei territori, moderna e capace di utilizzare le tecnologie con efficienza ed efficacia. (fdm)


Pubblicato il 15 Marzo 2023

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