Cultura e Spettacoli

L’exploit dei Monti Dauni al Festival del Cinema Indipendente di Foggia

Se i Monti Dauni hanno sbancato al XII Festival del Cinema Indipendente di Foggia, praticamente monopolizzando la sezione riservata al Cinema di Capitanata, una ragione c’è, e non ci vuole la zingara per indovinarla. I piccoli paesi dell’Appennino Dauno, con le loro bandiere arancioni ed i loro borghi più belli d’Italia, offrono location ideale per raccontare storie. Tanto più quando si tratta di storie sospese tra il surreale (La stagione dell’amore di Antonio Silvestre) e la favola (È nato scemo di Guido De Paolo) come quelle che abbiamo visto al Festival. O quando si tratta di evocare la memoria come ne L’ultima fermata di Giambattista Assanti, le cui riprese sono in corso tra Rocchetta Sant’Antonio, l’Irpinia e Foggia, ed il cui progetto è stato presentato nella Sala Farina dall’autore e dal produttore, Tonino Zangardi.

Nel cinema, la individuazione di una location non è casuale, ma il frutto di scelte ponderate: la qualità del paesaggio, la coerenza dell’ambientazione con la storia che si intende rappresentare, l’esistenza di facilitazioni, che possono andare dal contributo finanziario delle istituzioni locali, all’ospitalità, all’assistenza delle riprese.

I paesi scelti da Silvestre e De Paolo sono rispettivamente Biccari e Volturino che, se la memoria non mi tradisce, sono al loro esordio sul grande schermo, mentre Rocchetta da qualche anno ospita da qualche anno Officinema, una rassegna dedicata a cortometraggi, e qualche tempo fa fu il set di Respiri sospesi e terre lontane di Umberto Rinaldi, irpino come Assanti.

Il XII Festival del Cinema Indipendente di Foggia ha dato evidenza ad un trend che si sta consolidando ormai da qualche anno, e che vede i Monti Dauni al centro di una forte attenzione da parte di registi e produttori. Oltre ai film già ricordati, vanno citati anche Noi credevamo di Mario Martone, il bel film sul Risorgimento girato parzialmente a Bovino e Deliceto e Marina , del regista belga Stijn Coninx, candidato allOscar, ispirato alla vita del musicista Rocco Granata, famoso per la canzone che dà il titolo al film, girato in parte a Bovino.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2012

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