Cultura e Spettacoli

In ricordo della strage di via D’Amelio con Lirio Abbate e Pietro Grasso

Seconda giornata di incontri a Vieste per il Libro Possibile

Da tre edizioni, con un ponte ideale che unisce Polignano a Mare con Vieste, il Libro Possibile ospita le voci più autorevoli della legalità e della lotta al crimine per contrastare le logiche mafiose che affliggono anche le terre della Capitanata. Una scelta precisa del Libro Possibile che, d’intesa con i governi locali, pone la cultura a contrasto delle mentalità criminali. Nel giorno dell’anniversario della strage di via d’Amelio, oggi 19 luglio, la seconda serata di programmazione a Vieste del Libro Possibile commemora le vittime di quell’attentato con le testimonianze dirette di due alfieri della legalità nonché protagonisti di quella epoca: Lirio Abbate e Pietro Grasso, nell’incontro ‘L’ultimo stragista. A 30 anni dalle stragi del ’93’. Trentuno anni di indagini, condanne, assoluzioni, prescrizioni e colossali depistaggi che contribuiscono a tenere aperto il conto con la giustizia. Un anniversario ancor più amaro che cade pochi mesi dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, l’ultimo boss stagista di quella stagione di mafia. Letture a cura dell’attore Marco Bonini.

La programmazione della seconda serata della tappa di Vieste de #ILP23 si apre con il saluto sul palco di piazza di Marina piccola della direttrice artistica Rosella Santoro e del presidente Gianluca Loliva, accompagnati dal direttore del Dipartimento di Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e dall’assessore alla Cultura del comune garganico, Grazia Maria Starace.

Tiziana Ferrario presenta poi ‘La Bambina di Odessa’, ambientato nella principale città portuale ucraina sul mar Nero da oltre un anno, obiettivo di violenti raid aerei russi. La sua storia nei primi del ‘900 fa da sfondo all’ultimo romanzo scritto dall’ex inviata e volto del Tg1. La bambina di Odessa è Lydia Buticchi Franceschi, donna, madre, insegnante e testimone di un Novecento attraversato a testa alta, raccontata da Tiziana Ferrario che l’ha avuta come insegnante. Un racconto di Resistenza, paradigma ed esempio per tutte le donne. La nascita a Odessa negli anni Venti (da genitori italiani) in quella che oggi è ancora l’Ucraina, il ritorno in patria, la lotta partigiana, l’insegnamento a scuola, gli anni Settanta e poi il dolore più indicibile: la morte di un figlio, negli scontri studenteschi con la polizia a Milano nel ‘73. Lo Stato – incapace di identificare i colpevoli – si assumerà l’intera responsabilità, risarcendo la famiglia, che devolverà tutto a una Fondazione intitolata a Roberto. Lydia si è spenta a Milano il 29 luglio 2021. L’autrice presenta il libro a #iLP23 in dialogo con il giornalista e conduttore La7 Alessio Orsingher.


Pubblicato il 19 Luglio 2023

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