Cronaca

“Il Giordano rientra pienamente tra i Teatri monumentali”

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Foggia

La Camera dei Deputati ha approvato un provvedimento che contiene un elenco di teatri italiani che meriterebbero il riconoscimento di “monumento nazionale” attraverso due requisiti fondamentali: il dato storico – ovvero avere almeno 100 anni – e un ruolo riconosciuto nel panorama culturale italiano.

Nel primo elenco pubblicato mancava, anche a causa della minore corrispondenza degli ultimi anni tra i livelli amministrativi della città e il governo nazionale, il Teatro Umberto Giordano.

“Apprendiamo con piacere la posizione della Sindaca che, seppur in maniera tardiva, si impegna pubblicamente per il nostro Teatro Giordano. Si conferma quindi, come già dichiarato in passato, che sulle tematiche di interesse generale che riguardano la città, maggioranza e opposizione si pongono sulle stesse posizioni. Tuttavia, riteniamo che invece di pubblicare gli scambi epistolari istituzionali, la Sindaca di Foggia dovrebbe attivarsi in maniera più concreta e fattiva per il nostro teatro Giordano. La legge sul riconoscimento dei teatri italiani come monumenti nazionali riguarda, infatti, l’individuazione di oltre 400 edifici nazionali degni di interesse culturale”.

È quanto dichiara il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Foggia.

Dopo il passaggio alla Camera, la proposta di legge è tornata in Commissione al fine di avviare una procedura semplificata per inserire i teatri esclusi dalla prima fase – come il Giordano – e avviare una istruttoria dedicata per ogni teatro. Grazie a questa procedura, non sarà più necessario attendere i tempi di promulgazione di una legge ordinaria, ma il Ministero della Cultura – successivamente al passaggio della proposta di legge al Senato – potrà emanare un decreto per conferire la qualifica di monumento nazionale a ulteriori teatri storici e altri beni culturali, su iniziativa dei soggetti interessati. Questa semplificazione è stata ottenuta grazie ai parlamentari che hanno pensato di restringere i tempi della politica a vantaggio del nostro patrimonio artistico e culturale.

“Di questa procedura semplificata potrà godere proprio il nostro teatro Giordano, insieme agli altri teatri della provincia – in particolare, il teatro Mercadante di Cerignola e il teatro Verdi di San Severo – pertanto l’allarmismo creato dalla attuale amministrazione cittadina non ha fondamento, così come mostrare la “comunicazione ufficiale” che sindaco e assessore avrebbero inviato al Ministro Sangiuliano”- sottolineano i consiglieri Soragnese, Amorese e Accettulli. Si precisa, altresì, che il teatro Verdi di San Severo manca però del dato anagrafico (per poco non raggiunge il requisito dei 100 anni – costruzione iniziata nel 1929, inaugurato nel 1937).

“Il nostro teatro Umberto Giordano, infatti, possiede sia il requisito dei 100 anni, e quindi il valore storico e il pregio architettonico dell’edificio, sia una programmazione di eventi culturali di rilevanza nazionale- aggiungono gli eletti. Invece di sterili e capziosi post social, a cui il campo largo ci sta abituando, suggeriamo alla Sindaca di raccogliere tutti gli atti delle amministrazioni di centrodestra che hanno dato lustro e prestigio al nostro teatro, a partire dall’amministrazione Agostinacchio, fino alla passata amministrazione. Infatti, Maria Aida Episcopo, in maniera tendenziosa, nasconde le ombre create dal centrosinistra, che ha chiuso e ridotto ad una piccionaia il nostro teatro! La storia del Giordano ha una falla enorme targata centrosinistra, con una causa giudiziaria ancora in corso. Già in questi primi mesi di amministrazione stiamo assistendo ad un progressivo arretramento del nostro contenitore storico, che ha perso già due stagioni culturali, il Giordano in Jazz e il cartellone per le famiglie a teatro.”

I consiglieri meloniani sono diretti e proseguono: “Quindi Il testo normativo non esclude in alcun modo il ‘Giordano’ di Foggia – questo lo evidenziamo a chiare lettere. Anzi, peraltro, in sede di discussione in Commissione, sul Giordano, sarebbe venuto fuori che l’attività è stata paralizzata a lungo – a causa del centrosinistra – e bisognava avviare un’istruttoria relativa al periodo risalente agli anni Novanta.

Se la Sindaca intende davvero darsi da fare per il nostro teatro, anziché scrivere sterili e formali missive, può iniziare a ringraziare il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, che invece di una lunga trafila legislativa, ha lavorato per velocizzare i tempi della politica attraverso un decreto che permetterà, in tempi molto più rapidi, di iscrivere il nostro teatro alla lista dei monumenti nazionali. È tempo che la Sindaca e il suo staff si disconnettano per qualche ora dai social per raccogliere insieme alla sua Giunta tutti gli atti di centrodestra riguardanti il Giordano – che ne hanno permesso una valorizzazione culturale a livello nazionale grazie ad una programmazione prestigiosa e a delle produzioni proprie – e preparare l’istanza da presentare alla Commissione Cultura a Roma. Fa sorridere che gli epigoni di un centrosinistra responsabile della chiusura e della dimenticanza di uno dei nostri edifici più importanti, si vantino di meriti inesistenti sui social.

Come scrive un famoso autore italiano, “i social sono la migliore vetrina per scoprire che tutto, ma proprio tutto, è il contrario di quello che sembra!”. Al momento foto, reel e post dell’amministrazione Episcopo sono il paravento di una azione amministrativa fumosa e vocata alla mera apparenza comunicativa”.

 


Pubblicato il 17 Aprile 2024

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio