Cultura e Spettacoli

Giuseppe Catozzella alla Zingarelli per “Incontro con l’autore”

Un piccolo paese della Basilicata, una famiglia di immigrati che cerca di sconfiggere la diffidenza della popolazione locale con l’aiuto di un giovane italiano. “E tu splendi”, l’ultima fatica letteraria di Giuseppe Catozzella, sarà al centro del prossimo “Incontro con l’autore”, il progetto dell’Istituto Comprensivo “Da Feltre – Zingarelli”, curato dalla docente Lucia Palmieri. Lo scrittore milanese sarà ospite dell’Auditorium di Via S. Francesco Antonio Fasani lunedì 25 febbraio, alle ore 10.00. Con lui sul palco, oltre al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provincia, Maria Aida Episcopo, al Dirigente scolastico, Mirella Coli e alla docente referente del progetto, interverranno Emiliano Moccia, dell’Ass. Fratelli della Stazione di Foggia e Yussif Bamba, Mediatore Interculturale dell’ONG Intersos. “La scuola deve contribuire a costruire le basi per una cittadinanza più democratica – sottolinea Mirella Coli – il tema dell’accoglienza dell’immigrato, presente nella nostra società come segno del nostro tempo, non è soltanto etico, riguarda più in generale l’educazione. Il fenomeno dell’immigrazione non può essere ridotto solo a numeri e statistiche, ma deve essere affrontato nella sua complessità, con un approccio che restituisca la giusta dignità ai migranti e ridia voce alle loro storie, alle loro paure e debolezze, alle speranze, ai loro diritti. Per questo motivo siamo felici di ospitare Giuseppe Catozzella e il suo romanzo, una lettura che non ha lasciato indifferenti i nostri alunni. È un libro che lancia un messaggio di speranza: ‘E tu splendi’ è il testamento spirituale che una mamma consegna al figlio e siamo lieti che su questo punto gli studenti possano confrontarsi direttamente con l’autore”. Il titolo che lo scrittore ha scelto per il romanzo è uno stralcio della trascrizione sbagliata delle “Lettere Luterane” di Pier Paolo Pasolini.  Protagonista principale è Pietro, un ragazzino poco più che undicenne, orfano di mamma, che vive a Milano col papà e viene mandato, insieme alla sorellina, ad Arigliana, luogo di origine dei genitori, a trascorrere l’estate. Qui, nella vecchia torre normanna diroccata, scoprirà che vive nascosta, in condizioni di estrema indigenza, una famiglia di migranti tra cui Josh, suo coetaneo. “Abbiamo scelto questo libro – spiega Lucia Palmieri – perché affronta, con un linguaggio semplice, il tema dell’immigrazione e la sua intersezione, attraverso vicende di corruzione e caporalato, con quello dell’emigrazione. Il testo sollecita la riflessione sulla nostra concezione di accoglienza e di accettazione, cercando di sradicare il muro del pregiudizio, principi su cui puntiamo particolarmente a scuola e non solo. Il nostro impegno è quello di contribuire a uno sviluppo autentico della persona nella società, partendo dai banchi di scuola. Anche grazie alla lettura, stiamo lavorando affinché i nostri ragazzi acquisiscano gli strumenti giusti per superare ideologie e chiusure e maturino una capacità di convivenza costruttiva, in un tessuto culturale e sociale divenuto multiforme”.


Pubblicato il 19 Febbraio 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio