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Crisi Ataf, la Cisl difende i dipendenti e attacca il Comune

C’è solo croce e nessuna delizia per l’Ataf. Dopo la denuncia di un mese fa, da parte di tutte le organizzazioni sindacali, dell’inarrestabile degrado, torna in campo la Cisl con l’intento di salvaguardare almeno chi si prodiga per far girare per le strade i mezzi. “Forse non tutti sanno che la produttività  dei dipendenti Ataf – informano in una nota – è al  livello  di quella  delle  aziende  private  del settore  del trasporto  pubblico  locale ed è superiore  a quella  di quasi tutte le aziende  pubbliche  del TPL”. E questo nonostante la penalizzazione stipendiale in quanto Ataf , spiegano, è una delle  poche  aziende  che  non riceve  l’adeguamento inflattivo previsto  per legge dei contratti  di servizio  (pari a circa 2,5 milioni  all’anno)  con conseguenti perdite del bilancio negli anni passati e anche  nel 2014. Fonte dei guai (carenza  di autobus, aria condizionata spesso  rotta, corse saltate) è  il  blocco  dei  finanziamenti statali  per  il  rinnovo  del  parco  autobus,  una questione ormai nazionale  ma di cui  nessuno  pare interessarsi davvero.  Cisl addebita però al Comune  di Foggia mancati investimenti  per l’acquisto di nuovi autobus, diversamente  da   altri   Comuni, “preferendo scaricare  la colpa sull’azienda e sui dipendenti”. Ma non è tutto: le  difficoltà  di  Ataf  derivano  dal  peso  del  debito  con  Equitalia   che  deriva  a  sua  volta dall’aver  l’Ataf  rinunciato  ad  un  credito  di  11  milioni  verso  il  Comune  grazie  al  quale  il Comune stesso si è salvato  nel 2010. Risultato: ora Ataf (300 famiglie) rischia di fallire  per aver salvato  il Comune,  mentre il Comune, come detto, non le versa il dovuto  per l’inflazione (2,5ML all’anno). “Se  si  vuole  distruggere  un’azienda  – aggiunge la nota – o venderla/svenderla  basta non pagarle il dovuto,  non fare investimenti e farla amministrare da persone  senza   nessuna  esperienza che  mai  in  vita  loro  hanno  visto  un’azienda  (tipo un farmacista e una ragazza fuori  corso  all’università!): quindi non ci si meravigli  se tra poco sentirete  (cattive)  notizie da Ataf”. Il sindacato ne ha anche per le  ultime   nomine  che, dice, “lasciano   senza   parole:   già  era  gravissimo  il  turn-over   degli amministratori  dopo   pochi   mesi  dal  loro  insediamento  (febbraio 2015)  ma  la  assenza assoluta  sia di esperienza che di  professionalità degli  ultimi  consiglieri nominati  non trova nessuna  spiegazione logica,  se non che si desidera  che  Ataf affondi presto  (forse  perchè  il servizio  di trasporto  di Foggia,  non Ataf, si  badi bene, è stato promesso  a qualcuno …). In  conclusione,  la  Cisl  invita tutti (cittadinanza,  politici   e  organi   di  stampa)  “a non prendersela con i lavoratori  di Ataf che, come  detto, fanno il proprio  lavoro  produttivamente in condizioni  difficili,  né  con  l’azienda,  ma  con  il  proprietario/committente di  Ataf e cioè il  Comune  di Foggia che né mette  l’azienda  in condizioni di funzionare  (vedi  acquisto  autobus,  inflazione. ecc.) né la dota  di amministratori all’altezza (che sarebbero assolutamente necessari  in un periodo  così critico),   ma  solo  di  figure   pescate   nel  sottobosco  politico  senza  nessun  titolo  per  amministrare un’azienda”.


Pubblicato il 13 Agosto 2015

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