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“Costruire condizioni di vita dignitose per i braccianti agricoli”

“Noi dobbiamo provare a costruire le condizioni per cui chi lavora sui nostri territori abbia un luogo in cui poter vivere dignitosamente e verso i quali si possano applicare regole, leggi e contratti nazionali per garantire anche una vivibilità attraverso uno stipendio adeguato al lavoro che svolgono e insieme a questo costruire condizioni di sostegno sociale e integrazione insieme ai cittadini dei nostri territori”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo a margine della conferenza stampa organizzata con la Flai Cgil sull’ex pista di Borgo Mezzanone inserita tra i target della misura del Pnrr pensata per il superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli.  I fondi europei per Gesmundo devono essere “la svolta per Borgo Mezzanone”. “Dobbiamo ragionare rispetto al superamento degli insediamenti illegali di questi ghetti che sono la vergogna del nostro territorio, dobbiamo provare a ragionare rispetto a un’integrazione vera di questi lavoratori nel tessuto sociale dei nostri territori”. “Non si tratta di aggiustare Borgo Mezzanone ma di superarlo”,  ha proseguito, convinto che sia necessario “ragionare in termini di politiche sociali, di politiche occupazionali e di trasparenza nell’intermediazione del lavoro e bisogna ragionare in termini di trasporto legale, non quello che registriamo tutti i giorni in questi territori dove poi avvengono incidenti mortali che certifichiamo e del quale tutti quanti  ci rammarichiamo”. “Il tema vero è davvero il superamento di questa vergogna”, ha concluso.

Il rapporto immigrazione: nel 2020 in Puglia vivevano 135mila stranieri

Erano 135.356 i cittadini stranieri presenti in Puglia al 31 dicembre 2020. Il dato è contenuto nel rapporto sull’immigrazione 2021 presentato dalla Cgil Puglia. La provincia in cui vive il maggior numero di cittadini stranieri ä Bari con 40.955, seguita da Foggia con 31.180, Lecce con 26.206, Taranto con 14.405, Brindisi con 11.707 e la Bat (Barletta-Andria-Trani) con 10.903. Secondo il censimento della sigla sindacale, i cittadini stranieri provengono da 167 paesi diversi: il 54,8% ä di origine europea di cui il 33,9% proviene da paesi aderenti all’Ue. Il secondo continente di provenienza – si apprende dal report della Cgil – è l’Africa con il 23,7% delle presenze, seguito dall’Asia con il 18,1%. La pandemia da Covid – emerge – ha inciso notevolmente sulle dinamiche migratorie regionali. Diminuiti infatti gli spostamenti dall’estero verso la Puglia. Nel 2020 le iscrizioni anagrafiche dall’estero sono diminuite di 2564 unità (-27%) passando da 9501 dell’anno precedente alle 6937 del 2020; così come è calato il numero del rilascio dei permessi di soggiorno. Nel 2019 i permessi rilasciati per la prima volta erano 4909 mentre nel 2020 sono scesi a 3716 con una contrazione del 24%.

 


Pubblicato il 14 Aprile 2022

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