Cronaca

Cislaghi (Circolo Che Guevara): Dopo gli ultimi attentati incendiari, silenzio politico

Altri due attentati incendiari hanno colpito la nostra comunità. Due attentati che hanno colpito la voglia di proporre un’alternativa al modo di passare le serate in centro, al modo di fare la spesa quotidiana.

Per questi attentati non si sono alzate le “forti proteste” del mondo politico, sembra quasi che sia stato colpito un mondo marginale, distante dalle stanze e dalle persone che contano. Per il grave attentato all’imprenditore Zammarano si è convocato un vertice in prefettura, la destra ha chiesto a gran voce la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sulla sicurezza e tutto il mondo che conta pronto a denunciare il pericolo di “infiltrazioni criminali”. Oggi sono flebili, quasi sussurrate, le proteste e i comunicati di solidarietà agli agricoltori impegnati nella vendita a Km 0 nel mercato di viale Pinto, come se questo attentato sia un episodio di criminalità minore.

Hanno voluto colpire, per la seconda volta, il mercato di viale Pinto perché è un mercato che dà fastidio, perché è un mercato gestito direttamente dagli agricoltori saltando i passaggi della rete dei grossisti e sfuggendo ai “controlli” che regolano il mercato ortofrutticolo in città.

Siamo stanchi di sentire esprimere solidarietà per le vittime, solidarietà che è un dovere esprimere, perché alle dichiarazioni non seguono i fatti e non basta una rincorsa alla costituzione della rete antiracket a cambiare le cose.

Continua a leggere sull’edizione cartacea. Acquistala on line o in edicola


Pubblicato il 28 Giugno 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio