Cronaca

A Foggia, sindacati in piazza contro la spending review

Nella minestra di revisione dei conti, o spending review per i filoanglofoni, i tagli nella pubblica  amministrazione sono l’ingrediente principale. I sindacati chiamano a gran voce una rettifica del decreto legge 95 del 2012, per capirci quello delle disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini ma che, invece, sembra essere giusto l’opposto. La spending review favorisce solo “chi evade il fisco, chi possiede grandi patrimoni, chi vuole privatizzare, chi vive di corruzione e malaffare e di consulenze d’oro, chi vive di sprechi veri” urlano i sindacati. E fra i privilegiati sicuramente non c’è la pubblica amministrazione che nelle diverse sfaccettature vive un momento di grande tensione, la protesta prosegue considerando “i tagli nella scuola e nella ricerca per oltre 450 milioni di euro, l’aumento delle tasse universitarie, il taglio di 5 milioni di euro nella sanità e altri 5,7 milioni per Regioni, Province, Comuni e accorpamenti indiscriminati”. Tutte le sigle sindacali si sono date appuntamento in Italia ieri mattina; a Foggia sono scese in piazza FP CGIL, FLC CGIL, UL FPL, UIL PA e UIL RUA che davanti la Prefettura hanno sostenuto le ragioni del pubblico impiego di fronte agli attacchi della forbice legislativa. O mannaia per Gino Iacovino, segretario provinciale per UIL PA che ha ricordato tutte le rinunce accettate in precedenza: “Due contratti, la progressione di carriera e adesso si parla di togliere la tredicesima, di esodi selvaggi, di mobilità da Nord a Sud e viceversa, di riduzione del personale, di oneri e accessori, riduzione buoni pasto e tutto ciò che era stato duramente conquistato. Sono cose assurde, tagli che non ci possiamo permettere”. Dello stesso parere anche il segretario provinciale di FP CGIL, Mario La Vecchia che ha parlato di tagli orizzontali indiscriminati: “Così facendo realizzano soltanto un drastico dimezzamento dei servizi ai cittadini. Qui nessuno vuole salvaguardare privilegi che peraltro non ci sono, il D.l. 95 così com’è lo pagano i cittadini”.

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Pubblicato il 28 Luglio 2012

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