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271 procedimenti e 158 indagati in Puglia per crimini contro gli animali

Nel 2015 in Puglia si registrano 271 procedimenti penali per crimini commessi contro gli animali con 158 indagati. I dati sono stati forniti, su richiesta dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezione), da quattro procure ordinarie su sei e da tutte e tre le procure minorili. Le Procure di Brindisi e Lecce non hanno risposto.I numeri forniti riguardano i procedimenti penali sopravvenuti nel 2015, sia noti che a carico di ignoti, e il numero indagati per reati a danno di animali. “Il numero dei reati registrati – ricorda la Lav – rappresenta solo una parte di quelli effettivamente compiuti. Molti reati, infatti, pur essendo stati commessi restano nascosti, per motivi vari, e non vengono registrati”. In particolare per quanto riguarda le Procure Ordinarie: a Bari si registrano 20 procedimenti con 10 indagati per uccisione di animali; 38 procedimenti e 28 indagati per maltrattamento di animali; 17 procedimenti con 13 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; un procedimento e due indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2015 sono stati registrati 76 procedimenti con 53 indagati. Rispetto al 2014, anno in cui i procedimenti furono 74 con 43 indagati, si registra un aumento del +2,7% dei procedimenti e del +23,5% degli indagati.  In quatto anni (dal 2012 al 2015) sono stati aperti 297 procedimenti con un totale di 188 indagati. Foggia: 29 procedimenti con 6 indagati per uccisione di animali; 42 procedimenti con 24 indagati per maltrattamento di animali; 3 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 9 procedimenti con 4 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 54 procedimenti con 47 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica; 1 procedimento con 1 indagato per traffico di cuccioli. In totale nel 2015 sono stati registrati 138 procedimenti con 82 indagati. Non sono disponibili dati relativi al 2014 per un confronto con il 2015. A Taranto: 7 procedimenti e 2 indagati per uccisione di animali; 5 procedimenti a carico di ignoti per maltrattamento di animali; 2 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 2 procedimenti e 1 indagato per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 2 procedimenti e 2 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2015 sono stati registrati 18 procedimenti con 5 indagati. Rispetto al 2014, anno in cui i procedimenti furono 53 con 27 indagati, si registra una diminuzione del -66,0% dei procedimenti e del -81,4% del numero degli indagati.A Trani: 7 procedimenti a carico di ignori per uccisione di animali; 16 procedimenti e 6 indagati per maltrattamento di animali; 2 procedimenti con 2 indagati per uccisione di animali altrui; 10 procedimenti e 7 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 4 procedimenti e 3 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale 39 procedimenti, 18 indagati. Rispetto al 2014, anno in cui i procedimenti furono 21 con 18 indagati, si registra un aumento del +85,7% del numero dei procedimenti, invariato il numero degli indagati. In quattro anni (dal 2012 al 2015) sono stati aperti 130 procedimenti con un totale di 130 indagati.  Per quanto riguarda le Procure presso i Tribunali per i Minorenni le risposte sono arrivate da Bari, Lecce e Taranto. Nel 2015 e’ stato registrato un solo procedimento con un indagato per maltrattamento di animali presso la Procura per i Minorenni di Bari. “Il fatto che nell’ambito territoriale di competenza di alcune Procure statisticamente siano stati registrati meno procedimenti penali per reati contro gli animali rispetto agli anni scorsi, crediamo sia dovuto – spiega Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV – ad una minore attivita’ di prevenzione e di repressione, e non gia’ all’effettiva diminuzione di tali crimini”. “Purtroppo – aggiunge – altri segnali indicano che il maltrattamento di animali, anche nelle sue forme organizzate, mantiene intatta la sua pericolosita’ e diffusione. Sul piano investigativo occorrerebbe intervenire piu’ approfonditamente e adottare strategie di contrasto piu’ radicali”.

 


Pubblicato il 5 Agosto 2016

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