Cronaca

Vertice sicurezza al Viminale, Alfano a Foggia il 18 dicembre

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha ricevuto ieri al Viminale, alla presenza del sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi, Ivan Scalfarotto, il sindaco Franco Landella, la Prefetto Luisa Latella e il Questore Piernicola Silvis, per discutere della situazione della criminalità a Foggia. Presenti al vertice, tra gli altri, anche il capo della Polizia Alessandro Pansa e la capo di Gabinetto del Viminale Luciana Lamorgese.
Nel corso dell’incontro il ministro Alfano ha confermato l’attenzione con la quale il Governo e le autorità di Pubblica Sicurezza seguono la situazione foggiana, che sarà oggetto anche di uno specifico incontro con la Procura Nazionale Antimafia.
Accanto agli elementi di preoccupazione, il ministro ha però voluto anche sottolineare gli aspetti positivi, che vanno dagli arresti operati dalle Forze dell’Ordine alla crescita delle denunce alla costituzione, a lungo attesa, di una associazione antiracket.
Alfano ha annunciato che il prossimo 18 dicembre sarà a Foggia per presenziare alla sottoscrizione del protocollo Marcegaglia. Il documento, che verrà siglato dal prefetto Luisa Latella e dal presidente di Confindustria Gianni Rotice, rappresenta uno strumento a tutela delle imprese che denunciano episodi di estorsione.
Soddisfatto il sindaco Landella che ha dichiarato: “ Forse in passato il Governo ha sottovalutato la portata dell’emergenza sul fronte criminalità a Foggia. L’incontro di oggi ha acceso un faro sulle reali criticità della città e fa ben sperare per il rafforzamento delle tutele in materia di sicurezza per cittadini e imprenditori”.
“Il ministro Alfano ha preso l’impegno di essere presto da noi” ha commentato Scalfarotto “a dimostrazione di un impegno e di un interesse del Governo che non sono mai venuti meno.”
“È stata nello stesso tempo confermata” ha proseguito il sottosegretario “la piena fiducia dell’Esecutivo verso i rappresentanti dello Stato in sede territoriale. Il loro impegno strenuo e la loro competenza sono, insieme alla ritrovata reattività della società civile, l’arma più efficace di cui disponiamo contro il racket.”
“Per parte mia” ha poi concluso Scalfarotto “proseguirò nella mia doverosa attività di rappresentante del territorio nel Governo. Il comprensibile allarme dei cittadini foggiani non deve divenire sconforto. La rabbiosa reazione dei clan non è un segno del loro potere, ma della loro debolezza. Anche se la battaglia sarà lunga e difficile, la vinceranno i Foggiani onesti.”


Pubblicato il 28 Novembre 2014

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