Cronaca

Un messaggio ecosolidale sotto l’albero dalla scuola “Livio Tempesta” di Foggia

La crisi ha messo tutto in discussione, anche le festività natalizie che fino ad oggi sono state celebrate fra sontuosi banchetti, shopping selvaggio e sprechi vari. Il consumismo è bandito per un po’ dal regno delle feste di dicembre ma ad una classe di seconda elementare sembra importare poco. Quando entri nella 2°A della “Livio Tempesta”, infatti, non ci sono costose decorazioni ma scatole e bicchieri riciclati, confezioni di formaggini trasformate in maracas e, sempre presente, il cestino per la carta perché “il progetto dell’anno passato sul  riciclo non l’abbiamo mica dimenticato” ha detto la maestra Maria Antonietta Cerrato. È una classe che sta lavorando tanto e bene su lavori e laboratori di responsabilizzazione ambientale e civica; persino il loro Gesù Bambino non è nato nella mangiatoia, bensì fra libri di storia e scienze, narrativa e fantascienza, geografia e religione, dizionari e manuali didattici.

Per i piccoli alunni della Cerrato, questo sarà davvero un Natale speciale, sobrio e con un messaggio sociale ed ecosolidale, che riprende il discorso di Benedetto XVI sull’importanza di una festa realmente improntata all’essenzialità. Una proposta semplice e alternativa che mette al bando anche il classico regalo alle maestre. Cosa rimane? Lo spirito del Natale, le tradizioni e il recupero nelle forme del riciclo di oggetti usati e di ricordi. Quest’anno saranno proprio questi ultimi i protagonisti della scena, lo sanno bene genitori e nonni che sabato saranno chiamati in prima persona a rammentare sprazzi d’infanzia fra attese e passatempi, sapori e odori di un tempo passato.

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Pubblicato il 20 Dicembre 2012

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