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Tav, Parigi tra dubbi e rassicurazioni. Roma: “Aspettiamo i fatti”

(Adnkronos) – Dopo i migranti, anche la Torino-Lione accende gli animi tra Italia e Francia. Parigi starebbe infatti valutando la possibilità di rinviare la sua tratta della Tav a dopo il 2043 perché "è troppo cara". "Al di là degli insulti, delle polemiche e delle provocazioni che registriamo con stupore, siamo preoccupati dalle titubanze francesi a proposito di Tav. Da Parigi ci aspettiamo chiarezza, serietà e rispetto degli accordi: l’Italia è stata ed è di parola, non possiamo accettare voltafaccia su un’opera importante non solo per i due Paesi ma per tutta Europa", ha immediatamente commentato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. A stretto giro la rassicurazione del governo francese. Ma il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti aspetta Parigi "alla prova dei fatti". "Le rassicurazioni francesi arrivate dopo la richiesta di chiarezza del vicepremier e ministro Matteo Salvini sono certamente un dato positivo. Ci auguriamo che lo spirito costruttivo, che sui dossier comuni abbiamo saputo apprezzare fin dal primo giorno, continui e si concretizzi", hanno affermato fonti del Mit dopo le parole del ministro francese dei Trasporti Clément Beaune. "Il vicepremier e ministro è determinato a far viaggiare spedito il Cantiere Italia da Nord a Sud, anche nell’interesse europeo come per il Ponte sullo Stretto, e presto farà un sopralluogo per verificare l'andamento dei lavori della Tav", hanno proseguito le stesse fonti del Mit. 
I DUBBI FRANCESI – Secondo la notizia rilanciata da Repubblica, Parigi intende realizzare una delle tratte di accesso della Tav in Francia soltanto dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio, tra la fine del 2032 e l’inizio del 2033. Si tratta, si legge, di una galleria di confine che corre sotto le Alpi per 57,5 chilometri, ha un costo di 9 miliardi e ha bisogno di essere collegata a una rete ferroviaria adeguata su entrambi i versanti. In Italia arriverà in tempo, mentre in Francia la rete adatta – quella che da Saint Jean de Maurienne incrocia la linea ad alta velocità Parigi- Marsiglia – arriverebbe solo nel 2043, dieci anni dopo il taglio del nastro e l’uscita dei primi convogli dalla galleria transfrontaliera. Perché la Francia, in un primo momento, avrebbe solo l’intenzione di dare una sistemata ai binari esistenti: la storica strada ferrata che da Digione, passando da Chambery, arriva fino a Modane, incrociando a Saint Jean de Maurienne la linea che sbuca dal nuovo tunnel. Lavori che verrebbero ultimati per il 2032.  Le ipotesi e il cronoprogramma sono stati elaborati dal “Coi”, il Conseil d’orientation des infrastructur es. Grafici e valutazioni ora sono sul tavolo del governo francese, giusto in tempo per la prossima Conferenza intergovernativa Italofrancese fissata per il 22 giugno a Lione. Già domani, però, nella cittadina francese ci sarà un primo confronto informale tra i capi delegazione, Paolo Foietta per l’Italia e Josiane Beaud per la Francia, e i rappresentanti della Ue. Primo match per capire le reali intenzioni di Parigi e del ministro ai Trasporti Clément Beaune.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


Pubblicato il 11 Maggio 2023

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