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Regione, la riforma dell’Arpal slitta ancora

Per la terza volta consecutiva il Consiglio regionale pugliese non è riuscito a discutere la proposta di legge di riforma dell’Arpal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro. Se si fosse approvata la riforma dell’Arpal che prevede una modifica dell’assetto societario, avrebbe determinato la decadenza immediata dal ruolo di direttore generale dell’Agenzia dell’ex senatore forzista barese Massimo Cassano. I lavori della seduta di ieri sono stati interrotti prima che si arrivasse a discutere della pdl sull’Arpal, essendo venuto meno il numero legale durante la discussione sul disegno di legge “Organizzazione e modalità di esercizio delle funzioni amministrative in materia di valutazioni ed autorizzazioni ambientali”. Infatti, il Consiglio era stato sospeso per circa due ore per analizzare gli emendamenti alla modifica della legge sulla “Via”, ma alla ripresa dei lavori è mancato il numero legale. Di conseguenza non sono state discusse neppure le altre proposte di legge all’Odg, tra le quali figurava anche l’abbattimento del costo delle bollette di luce e gas per aziende e famiglie in difficoltà. Ad ironizzare sull’accaduto i sei consiglieri dell’opposizione di centrodestra di Fratelli d’Italia, che ieri ha registrato sia il debutto in Aula del barese Michele Picaro, subentrato ad Ignazio Zullo – come è noto – eletto a Palazzo Madama, che l’esordio di Francesco Ventola a capogruppo al posto di Zullo. Infatti, gli esponenti regionali del partito di Giorgia Meloni hanno commentato: “E’ il caso di dire che la maggioranza invece che rientrare in aula per votare le modifiche alla ‘Via’ ha preso un’altra via, quella di fuga”. E, continuando, hanno aggiunto: “per l’ennesima volta è mancato il numero legale in una seduta che aveva all’ordine del giorno importanti provvedimenti (Arpal e compensazioni energetiche con sconti su bollette) tanto strombazzati sui giornali e in tv da alcuni esponenti del centrosinistra e poi miseramente non discussi perché per l’ennesima volta, forse strategicamente, la maggioranza non ha i numeri per continuare la seduta”. E concludere esclamando: “fa specie che a mancare in aula sia proprio il presidente Emiliano che fa le sue comparsate – si fa vedere e poi sparisce – e al momento decisivo non c’è mai!” A difesa del presidente Michele Emiliano si registra una dichiarazione del capogruppo del Pd nell’Aula barese di via Gentile, Filippo Caracciolo, che ha affermato: “mi preme fornire alcune rassicurazioni riguardo l’assenza” di Emiliano. “L’assenza del presidente – ha precisato Caracciolo – è stata concordata con il sottoscritto in virtù di suoi impegni precedentemente assunti”. Quindi, – secondo il Capogruppo dem – non ci sarebbe stata alcuna assenza ingiustificata e nessuna diserzione alla riunione del Pd da parte di Emiliano, che invece – ha aggiunto Caracciolo – “mi ha chiamato a conclusione dell’incontro, rinnovandomi la disponibilità a incontrare il gruppo nei prossimi giorni e ribadendo la sua volontà a tracciare i programmi ed entrare nel merito delle discussioni”. A commentare con ironia l’ennesimo rinvio del Consiglio su questioni importanti è stato anche il presidente della Commissione Bilancio della Regione, il dem Fabiano Amati, che con una nota ha dichiarato: “L’appuntamento con la buona amministrazione e le bollette del gas, fissato e preparati per oggi dal Pd, è rinviato a domani per mancanza del numero legale”.  Però, per Amati, resta solo da capire se oggi sarà in Aula la Giunta nella sua totalità e almeno tutti i gruppi di maggioranza. Con l’ovvio auspicio – per l’esponente della minoranza interna dei dem pugliesi – di vedere sullo stesso fronte anche le opposizioni, notoriamente sensibili “alle sfide sul buon governo e sulla riduzione delle difficoltà delle persone”.  E questa sembra quasi una sorta di invito di Amati alle opposizioni a non mancare all’appuntamento in Aula sui temi rinviati, in modo da inchiodare ulteriormente alle proprie responsabilità la maggioranza giallo-rossa di cui lo stesso Amati fa parte. Infatti, nella nota Amati non ha tralasciato di rilevare che “l’eccesso di tatticismi inconcludenti in parte della maggioranza”, per salvare ancora una volta il Dg Arpal, con la speranza che si dissolva a cominciare col garantire il numero legale. Infatti, ha ricordato Amati: “abbiamo peraltro all’ordine del giorno una proposta di legge, ancora più importante della questione Arpal, che riguarda la possibilità di ottenere sconti in bolletta per le famiglie pugliesi”. Perciò, “assentarsi all’appuntamento, – per Amati – equivarrebbe a un tradimento, inflitto peraltro in tempi difficilissimi” a famiglie ed aziende. Il Consiglio regionale pugliese precedentemente alla mancanza del numero legale ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Disciplina delle strade del vino e dell’olio extravergine di oliva”, di cui è primo firmatario il capogruppo della Lega, Davide Bellomo, ora divenuto deputato e, quindi, in attesa di dimettersi dalla Regione, per essere sostituito dal primo dei non eletti della sua lista, il consigliere barese Fabio Romito. La legge è stata prima discussa, e poi modificata e approvata con il contributo delle associazioni di categoria in IV Commissione Agricoltura, presieduta da Francesco Paolicelli del Pd. Il provvedimento, inoltre, è stato approvato insieme ad un emendamento, proposto dall’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia (Pd) e dallo stesso consigliere Paolicelli, che per l’attuazione hanno proposto di recepire la legge regionale del dicembre 2019, inerente attività oleo-turistiche in Puglia. Dopo il meloniano Picaro al posto di Zullo, è attesa a brevissimo nell’Aula barese di via Gentile anche del leghista Romito al posto di Bellomo. Picaro nel suo primo giorno da consigliere regionale ha esordito: “non nascondo l’emozione da consigliere regionale di Fratelli d’Italia”. E, dopo aver ringraziato i colleghi del Gruppo per l’accoglienza con entusiasmo, ha affermato che con loro porterà avanti una strenua opposizione alle politiche di Emiliano e del centrosinistra. “Sono consapevole – ha sottolineato il neo consigliere – di raccogliere un’importante eredità politica, quella del neo senatore Ignazio Zullo”.

Perciò, la prima promessa pubblica di Picaro da esponente regionale è stata: “Sarò attento ai bisogni dei pugliesi, che spero di saper rappresentare e di non deludere nelle aspettative”. E ad augurarsi ciò non saranno sicuramente solo i suoi elettori di Fdi, ma verosimilmente anche l’intera comunità di cui fa parte e che d’ora in poi avrà l’onore e l’onere di rappresentare nell’Aula di via Gentile, sia pur dai banchi della minoranza.

 

Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 19 Ottobre 2022

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