Cultura e Spettacoli

Ponti di pietra, monumenti della natura

Frutto di un lentissimo processo di scavo dovuto all’azione dell’acqua o di elementi climatici, gli archi naturali consistono in strutture geomorfologiche in cui la roccia assume l’aspetto di un ponte che sovrasta una sottostante via di passaggio. Il fenomeno, più frequente in riva al mare che altrove, può toccare acuti di vertiginosa bellezza, di cui da sempre gioiscono fotografi e persino agenzie pubblicitarie (un celebre spot della Perugina di qualche tempo fa vedeva due innamorati baciarsi in vetta ad uno di queste rarità). Quando monumentali, questi virtuosismi della natura rappresentano un’attrazione turistica. In tutto il mondo saranno un centinaio : The Green Bridge (Galles), Le  Pont d’Arc (Francia), The Delicate Arch (Utah), El Cabo San Luca (Messico)… Gli archi naturali sono presenti anche in Italia. Tra i più celebri, l’Arco Elefante di Pantelleria, l’Arco di Capri e l’Arco di Mongerbino in Sicilia. La Puglia può vantare solo due archi, non proprio giganteschi ma decisamente suggestivi. Entrambi trovano posto sul litorale garganico : l’Arco Magico di Baia delle Zagare, nel territorio di Mattinata e l’Arco di San Felice vicino Vieste. Accanto a queste meraviglie la costa pugliese, soprattutto del basso Adriatico e dello Jonio, offre una serie di ‘archetti’ e ‘ponticelli’ di inferiori dimensioni – spesso si tratta solo di piccoli varchi attraverso un grosso scoglio affiorante – ma non per questo meno fascinosi (le amministrazioni locali che vogliono valorizzare il territorio usano investire del titolo di ‘Arco’ varchi di dimensioni sufficienti a consentire il passaggio di una barca a remi). Purtroppo il numero di queste meraviglie minori si va assottigliando. E questa volta, magra consolazione, la mano dell’uomo non c’entra. Per gli stessi motivi per i quali prendono forma, gli archi naturali tendono ad assottigliarsi nel tempo e quindi a crollare, specie se esposti alla furia del mare (tre anni fa, sulla costa marocchina, è venuto giù  l’arco di Legzira, uno dei più grandi e belli del Mediterraneo ; due anni fa a Malta è crollata la Finestra azzurra…). Salvo la presenza di crepe vistose che si allunghino negli anni, questi crolli colgono sempre di sorpresa per la proprietà che la roccia possiede di presentarsi esteriormente integra fino all’ultimo momento. E’ una fortuna che questi collassi avvengano sempre nel corso di furiose mareggiate. Il che esclude ogni rischio per bagnanti e subacquei. Insomma, milioni d’anni per modellare un prodigio e una frazione di secondo per ridurre tutto a un cumulo d’informi blocchi rocciosi.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 31 Ottobre 2019

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