Era del 3 luglio di quest’anno la notizia pubblicata da Vincenzo Rizzi del Centro Studi Naturalistici sugli assurdi ritardi che rallentavano un progetto finanziato dalla Comunità Europea e sempre lui chiedeva all’amministrazione Mongelli un atto di trasparenza per capire “chi ha sbagliato e perché si sta perdendo ancora del tempo”. Il progetto per la conservazione e il ripristino di habitat e specie del “Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata” e l’incremento della biodiversità dell’area SIC (Valle del Cervaro, bosco Incoronata) era stato approvato dalla Commissione Europea insieme ad altri sei progetti italiani nel 2009 ma una serie di rallentamenti hanno posticipato la presentazione ufficiale e messo a rischio il finanziamento europeo, almeno fino a ieri. Proprio Mongelli ha chiarito il ritardo comunale durante la conferenza stampa: “Dopo qualche vicissitudine l’amministrazione è riuscita a cofinanziare il progetto Life+ relativo al bosco Incoronata. Il 15 Ottobre scade la rendicontazione delle attività svolte. Rientra appieno nel programma di rivalutazione di quell’area insieme a masseria Giardino” . Soddisfatto anche l’assessore Russo che fino a qualche tempo fa considerava il bosco “un’araba fenice senza futuro. C’è voluto un grosso finanziamento da parte dell’amministrazione ma è un polmone che va protetto, vissuto e visitato”. Oltre al Comune, partner coordinatore e finanziatore al 50%, i beneficiari associati sono il Centro Studi Naturalistici onlus e l’università foggiana insieme alle tre autorità competenti che supportano il “Life+”: il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Puglia e la Federparchi.
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Pubblicato il 13 Ottobre 2012
