Cronaca

Medici di famiglia, spina dorsale del sistema sanitario

E’ trascorsa quasi sotto silenzio la ‘Giornata mondiale del medico di famiglia’, eppure tutti sono d’accordo sulla necessità di tutelare e valorizzare il ruolo dei medici di base nell’interesse della salute dei cittadini. Il primo gradino, appunto, nell’attenzione che bisognerebbe avere per il proprio stato di salute. «Credo che la giornata con cui si è celebrato il medico di famiglia in tutto il Mondo debba servire a farci riflettere, a pensare anche solo per un momento a quanto sia importante per la salute di tutti noi il medico di famiglia. Oggi forse più di ieri, a causa del Covid – continua Silvestro Scotti, segretario nazionale della federazione dei medici generici e di base – in occasione della giornata mondiale del medico di famiglia che si celebra il 19 maggio abbiamo potuto capire quanto sia importante proteggere e anzi valorizzare questa istituzione del nostro sistema sanitario». In soldoni, senza scadere nella retorica, il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale fa il punto su un tema che, mai come in questo momento, appare in tutta la sua centralità, ma anche nella sua complessità. «Difendere la medicina di famiglia – ha ricordato ancora il dottor Scotti  – significa proteggere il diritto di ciascuno di scegliere da chi essere seguito nei suoi bisogni di salute nell’arco di una vita e di un rapporto che, diversamente da qualunque altro ambito, si basa sulla conoscenza diretta e su di un solidissimo rapporto di fiducia tra medico e paziente». A questo punto è anche importante evidenziare che i medici di famiglia sono praticamente la spina dorsale del sistema sanitario nazionale e locale, sempre presenti. Come purtroppo testimoniano più di trecentosettanta decessi a causa della pandemia da Sars/Covid, legati a contagi che nella maggior parte dei casi si sono verificati in servizio. «La continuità è una caratteristica fondamentale del nostro lavoro – spiega infine Scotti-, così come la prossimità. Il medico di famiglia è quello che trovi a studio, ma che non esiti a chiamare anche il sabato, la domenica o a tarda sera. Non un dipendente, ma un professionista al servizio della salute dei cittadini». Parole, quelle del segretario nazionale Fimmg, che da un lato sono di ringraziamento ai tanti colleghi presenti sul territorio, e dall’altro vogliono essere di stimolo per chi nelle istituzioni è chiamato a programmare e decidere. Il vero problema è che troppo spesso negli ultimi anni la medicina generale ha dovuto fare da cuscinetto a carenze strutturali ed errori di programmazione che si protraggono da decenni. La soddisfazione dei medici di base è però nella consapevolezza di essere apprezzati dai loro pazienti, ogni anno di più, come testimonia l’ultimo <<Tableau de Bord>> dell’Istituto Piepoli secondo cui l’81% dei cittadini ripone nei medici di famiglia una fiducia enorme.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 20 Maggio 2022

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