Cronaca

L’Hopeificio, dove si realizza l’olio che fa bene alla salute mentale

«L’Hopeificio parte da una speranza, dal desiderio di pensare al sociale in relazione all’economia dello scarto che diventa economia di inclusione, in modo da renderla oggetto di riscatto per chi non riesce ad entrare nel mondo del lavoro per i motivi più disparati. Sul nostro territorio i percorsi di cura e di riabilitazione sembrano infiniti, senza una via d’uscita. Il lavoro, quindi, è un elemento fondamentale per offrire alle persone più fragili una nuova rappresentazione di sé e il superamento della malattia». Carmine Spagnulo, presidente della cooperativa sociale Ortovolante, parte dalla speranza che ha animato fin dalle origini il progetto “Hopeificio”, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud nell’ambito della terza edizione del Bando Socio Sanitario, promosso insieme a Medtraining per favorire l’inclusione lavorativa di persone con disagio psichico attraverso la realizzazione di “Volìo”, l’olio extravergine d’oliva che fa bene alla salute mentale.

Per questo, mercoledì 27 aprile 2022 a Chieuti, a partire dalle ore 10.30, presso la Casa di Riposo “Anna Maria Zirillo” dell’ASP “Castriota e Corropoli” (Via papa Giovanni XXIII°) si svolgerà il convegno “Sui luoghi di Hopeificio. Tra olio, storie e lavoro”, aperto alle istituzioni locali, regionali e al terzo settore per riflettere su come sanità e sociale lavorando insieme possano incidere concretamente sull’inclusione lavorativa di persone con problemi di salute mentale, a partire proprio dalle attività di agricoltura sociale. Un percorso che partirà dall’esperienza del progetto che in questi due anni e mezzo ha convolto i beneficiari – assunti da Ortovolante con regolare contratto da braccianti agricoli – in tutte le attività collegate al ciclo produttivo dell’olio: potatura, raccolta delle olive, molitura ed imbottigliamento dell’olio. Ed ora, grazie alla realizzazione del mini-frantoio dalle dimensioni ridotte, ma dotato di macchinari altamente tecnologici, sarà possibile effettuare la trasformazione diretta dell’olio senza rivolgersi a frantoi esterni, come hanno fatto nelle ultime due stagioni di raccolta.

Leccino, Peranzana, Frantoiana, Provenzale. Sono tante le varietà delle olive raccolte sui terreni, così come sono tante le diversità che si intrecciano in questo cammino che restituisce speranza ed inclusione socio-lavorativa a chi vive una condizione di disagio, che in questo percorso stanno riscoprendo sé stessi, i loro talenti, delle professionalità che non credevano di avere fino a poco tempo fa. Dopo la visita agli uliveti su cui viene realizzato l’olio “Volìo” e al frantoio in costruzione, rivolta a rappresentanti di Fondazione con il SUD, istituzioni e giornalisti, alle ore 10.30 avrà inizio il convegno.


Pubblicato il 22 Aprile 2022

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