Cronaca

L’attimo fuggente del treno Frecciarossa

“La qualità e il comfort del Frecciarossa arrivano sulla linea Adriatica”, dicono dalle Ferrovie dello Stato. Meglio tardi che mai. Come noto, da domenica prossima 20 settembre, la tratta Bari Milano si avvarrà di un nuovo collegamento. Partenza da Bari alle 16.20 e arrivo nel capoluogo lombardo alle 22.50; partenza da Milano alle 7.50 con arrivo da noi alle 14.20. Fermate intermedie a Foggia, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Reggio Emilia AV, con tempi di percorrenza limati fino a un’ora e mezza grazie alla maggiore velocità con la quale sarà possibile viaggiare tra Bologna e Milano e a qualche canonica fermata in meno. Il viaggio-spot di venerdì scorso tra Bari e Barletta – messo in campo il leggendario Frecciarossa 1000 in luogo dell’ETR 500 che entrerà in servizio da domenica – non ha certo lenito i dolori degli esclusi e diminuito le aspettative di altri. Da Termoli a Barletta a Lecce è tutto un puntare il dito contro l’AD di FS, Michele Elia, tra l’altro pugliese di Castellana Grotte. Restano i nodi infiniti della Bari-Napoli e del raddoppio della Termoli – Lesina. Il Salento si sente arbitrariamente escluso proprio nel momento di suo massimo boom turistico. Vedremo se i parlamentari presenti – Cassano, Gero Grassi, Donghia, Scalfarotto, Sisto (poi c’erano il Presidente della Provincia BAT, Spina, e il Sindaco di Barletta, Cascella) – si interesseranno al caso. Il Presidente della Regione Emiliano, con uno dei suoi proverbiali passi più lunghi della gamba, si è già offerto di intervenire finanziariamente per “coprire” la tratta verso Lecce ma Elia lo ha gelato: “Sarebbe aiuto di Stato. Il nuovo servizio è stato concepito fino a Bari, diversamente non è sostenibile”.  In Fiera il pressing è comunque continuato e anche il sottosegretario De Vincenti ha promesso un approfondimento. L’AD Elia continua comunque a spargere ottimismo: “Stiamo lavorando per consentire di toccare i 200 km/h anche sulla tratta Adriatica e l’ETR 500 non è un treno del passato, come sento dire, ma completamente rinnovato. Non abbiamo dimenticato il Sud: si arriverà da Reggio Calabria a Napoli in 3 ore e mezza e da Potenza a Roma in tre ore”. Il problema è sempre il solito:  quando? Se ne parla ormai da troppo tempo e le prospettive che si leggono, cioè 2024, per arrivare a Napoli e quindi innestarsi sulla dorsale privilegiata, quella dell’Alta Velocità Salerno – Milano/Venezia, fanno venire da paragonare Elia all’attore Belushi che nel film The Blues Brothers, sotto una gragnuola di colpi, rassicurava l’amico: “Tranquillo, è tutto sotto controllo”.

Adriano Cisario


Pubblicato il 15 Settembre 2015

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