L’aggiudicazione del maxi appalto per le mense ospedaliere preoccupa i sindacati
Si teme che l'esternalizzazione del servizio possa portare a un peggioramento della qualità
L’aggiudicazione da parte di Innovapuglia del maxi appalto per le mense ospedaliere pugliesi preoccupa i sindacati. La gara, che dovrebbe portare a un risparmio per le casse regionali di circa 50 milioni di euro, prevede l’esternalizzazione del servizio e i sindacati temono che questo possa portare a un peggioramento della qualità.
Timori vengono espressi anche sui nuovi contratti per il personale.
“Abbiamo sottolineato – dichiarano Barbara Neglia, Luigi Spinzi e Marco Dell’Anna – rispettivamente segretari generali pugliesi di Filcams Cgil – Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – dall’indizione della gara che tale approccio non è condivisibile, poiché la bontà di un servizio ad alta intensità di manodopera deve essere misurata sulla qualità del servizio stesso. Poiché i costi dell’appalto della ristorazione ospedaliera sono determinati in via prevalente dalla componente lavoro, appare quanto mai evidente che, una riduzione dei costi ha una incidenza rilevante sul personale. Tuttavia – aggiungono – poiché nel confronto maturato con la Regione Puglia, quest’ultima, nell’espressione dei massimi livelli istituzionali, ha escluso dal tavolo della discussione qualsiasi ipotesi di tagli orari e occupazionali che incida sui redditi, già provati dalla pandemia e dall’inflazione, riteniamo che il confronto debba, ora più che mai, orientarsi verso qualità del servizio, qualificazione professionale e stabilità occupazionale. A tal proposito, auspichiamo che le scelte fatte dalla Regione Puglia in sede di gara portino all’auspicato miglioramento della qualità del servizio, e la Regione Puglia, attraverso le Asl territoriali, sia presente e al nostro fianco nelle procedure di cambio appalto previste dal Ccnl di settore, scongiurando qualsiasi rischio di peggioramento delle condizioni contrattuali”.
Pubblicato il 11 Aprile 2023