Cronaca

La Cgil e gli studenti pugliesi: “Non regionalizzare la scuola”

Il sindacato Flc Cgil Puglia e l’associazione degli studenti Uds Puglia si schierano contro la regionalizzazione degli stipendi dei professori e l’ingresso dei privati nelle scuole. “L’idea di introdurre una differenziazione dei salari sulla base del costo della vita nelle varie regioni – dichiara Ezio Falco, segretario generale dell’Flc Cgil Puglia – rappresenta un problema enorme per il mondo della scuola pubblica. Se da un lato questa proposta ci riporta indietro a 50 anni fa, al sistema delle gabbie salariali, dall’altro si connette al progetto di autonomia differenziata che questo governo si e` impegnato a portare avanti fin dal suo insediamento e che spaccherebbe il Paese in tanti stati disorganizzati, disarticolati, minando alle fondamenta i principi costituzionali di eguaglianza, unita` e solidarieta` nazionale. Siamo fortemente convinti che l’istruzione debba essere fuori dalle materie oggetto di decentramento regionale”.
“Siamo molto contrariati rispetto all’impianto che il ministro sta dando alla scuola pubblica, che ancora una volta non vede il confronto con gli studenti”, afferma Stefano Mariano, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Puglia. “Questa proposta – aggiunge – unita al provvedimento sul dimensionamento degli istituti, presente nella legge di bilancio e che prevedera` la chiusura di oltre 40 scuole in Puglia e oltre 700 in tutto il Paese, rischiano di costituire una bomba sociale impressionante per la Puglia e per l’Italia intera, creando una netta distinzione nella didattica e nel diritto allo studio tra regioni ricche e regioni povere, incrementando il divario tra Nord e Sud”.


Pubblicato il 28 Gennaio 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio