Cultura e Spettacoli

Il Museo delle Armi e della Tradizione Armiera

Il Museo è stato allestito nell’ex Palazzo degli Uffici Statali, oggi sede dell’attuale Municipio. Suddetto Museo è stato realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Puglia, nell’ambito del P.O. FESR 2007/2013 – Asse IV- Linea di intervento 4.2 – Azione 4.2.1, dell’importo complessivo di euro 648.089,44; del suddetto importo sono stati spesi euro 636.028,44 con un risparmio di 12.061,00. Il progetto ha previsto anche un co-finanziamento del Comune di Bovino per un importo di euro 60.000,00 e di questi sono stati spesi euro 58.354,59, con un risparmio di euro 1.645,41. In fin dei conti la spesa complessiva per la realizzazione del museo ammonta a euro 694.388,03, con un risparmio complessivo di euro 13.706,41 sugli importi finanziati.

La “collezione d’armi Procaccini” è una delle prime tre collezioni private d’Europa e contiene tutte le tipologie di armi (bianche, difensive, da fuoco e artiglierie) coprendo un arco temporale che va dal ‘600 ai giorni nostri. Si deve al Sig. Libero Renato Procaccini la maestria con la quale, durante la sua intera vita, ha collezionato, acquistandoli, una miriade di armi fra le quali si rinvengono, a detta degli esperti, pezzi davvero unici e rari; tanto grande fu la sua passione per le armi da divenire profondo conoscitore di esse e perito esperto in materia: si annoverano numerosi suoi articoli, soprattutto negli anni sessanta, pubblicati su riviste specialistiche nonché interviste rilasciate a importanti testate giornalistiche nazionali e alla stessa RAI. Esiste una copiosa documentazione, che ci è giunta praticamente intatta, all’interno della quale sono da menzionare le epistole, scritte dal sig. Renato nei diversi anni della sua vita, le quali testimoniano il livello di dettaglio con cui egli descriveva le sue armi, spiegandone anche il funzionamento, segno di una conoscenza profonda anche dei componenti di ogni arma che non di rado lo induceva a smontare e rimontare ogni singolo pezzo della sua collezione.

Il sig. Renato Procaccini, che ha speso una vita per raccogliere ciò che, a partire da adesso, sarà patrimonio di quanti vorranno cogliere l’opportunità di vederlo per motivi di studio o per altro, ha espresso nelle sue ultime volontà che la sua raccolta, da organizzarsi in un vero e proprio museo, sia collocata all’interno dell’ex Palazzo degli Uffici Statali, ora Palazzo di Città, là dove sorgeva un tempo il Convento dei frati domenicani, poi abbattuto lasciandosi intorno un giardino e la Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.

Il Museo delle armi è per Bovino una grande opportunità dal punto di vista culturale e turistico ma anche una opportunità di crescita economica, un investimento, un momento nel quale la cultura si dimostra grande, strategica risorsa in un territorio già ricco di testimonianze e di storia.


Pubblicato il 24 Giugno 2022

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