Cultura e Spettacoli

E’ di Panni l’unica zampogna pugliese

Da nord a sud cambia nome una decina di volte : piva (Emilia), baghèt (bergamasco), baga (Veneto), ciaramella (Abruzzo), scupina (Molise), surdulina (entroterra calabro lucano)… Esistono poi il modello ‘a chiave’ (Molise), quella ‘a palmi’ (Cilento), quella ‘zoppa’ (Lazio), quella gigante e quella ‘a paro’, entrambe siciliane. Parliamo di zampogne. Questi aerofoni a sacco, di cui ci si ricorda solo sotto Natale, si compongono di un otre in pelle di pelle di capra o di pecora nel quale si raccoglie la riserva d’aria insufflata dal suonatore e dalla stesso compressa attraverso canne sonore. L’unica zampogna pugliese di cui si abbia notizia è quella di Panni, un micro entro abitato di nemmeno mille anime arroccato in cima a monte Sario (801 m. s.l.m.) nel Sub Appennino Dauno. Questa zampogna si distingue dalle altre soprattutto per il fatto d’avere l’otre in pelle d’agnello. Sorvolando su altre differenze tecniche, è interessante il fatto che la zampogna di Panni non abbia misure standard. Ciò è conseguenza del fatto che i suoi suonatori ne sono anche i fabbricanti. Non essendo prodotto in serie, quindi, ogni strumento è diverso dall’altro, irripetibile e inimitabile nel timbro. L’’accordatura è generalmente  approssimativa, elemento questo che avvicina la zampogna di Panni agli aerofoni pastorali arcaici (fraula, siringa, flauto di Pan). Il suo impiego è sempre stato locale, ciò ne spiega il mancato perfezionamento e la tardiva riscoperta. Una riscoperta legata al rilancio della musica etnica e avvenuta giusto in tempo per raccogliere gli insegnamenti degli ultimi virtuosi. Grazie a costoro ha potuto prendere vita una nuova generazione di maestri : Gigi Rizzo (Monopoli), Antonio Esperti (Mesagne), Nico Berardi (Bari), Carlo Massarelli (Sava), Gianni Amati.. ..Tanto sforzo però non ha mai prodotto in Puglia l’organizzazione  di eventi in tema. Al presente gli unici Festival della zampogna sono quelli di Scapoli (in Molise, a luglio), di Acquafondata (che dal 1961si svolge ad agosto in provincia di Frosinone), di Maranola (vicino Latina, a gennaio) e a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (CZ). Peccato, perché il rapporto del nostra terra con questo aerofono è antico. Nel suo ‘La terra del rimorso’ Ernesto De Martino osserva che la zampogna era uno degli strumenti impiegati nell’area garganica fra il XV e il XVI secolo per guarire i tarantati. Tornando a Panni, nel piccolo entro del foggiano di recente hanno preso vita un’associazione e un sito dedicato alla zampogna locale. Speriamo che tanto basti a non smarrire memoria di quest’altro tassello della nostra cultura.

Italo Interesse


Pubblicato il 12 Dicembre 2018

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