Cultura e Spettacoli

Da Castelluccio Valmaggiore a El Salvador, la memoria degli anni ’80 in mostra con Giò Palazzo

Il celebre fotografo di origini foggiane ha donato circa 4mila scatti in bianco e nero

Il “Museo de la Palabra y la Imagen” (Museo della Parola e dell’Immagine) di San Salvador ospita la straordinaria mostra fotografica “Gli anni ’80 in bianco e nero” del celebre fotografo e attivista Giò Palazzo, originario di Castelluccio Valmaggiore.

Attraverso il suo reportage, Palazzo offre uno sguardo umano ed empatico su un decennio cruciale della storia salvadoregna. I suoi scatti hanno catturato la vita quotidiana durante la guerra civile, nei campi profughi, tra i protagonisti della politica, all’interno delle carceri femminili e tra le operazioni militari.

Nato nel 1954, Palazzo si trasferì a El Salvador a soli 26 anni, all’inizio degli anni ’80, immergendosi per un decennio nella realtà del paese durante la guerra civile. Nel novembre del 1988 fu catturato e deportato.

In occasione dell’allestimento della mostra, Palazzo ha donato al museo di San Salvador una preziosa collezione di circa 4.000 immagini in bianco e nero, che si vanno ad aggiungere alle 6.000 fotografie a colori già donate nel 2013 e che presto saranno pubblicate in un libro grafico.

“Presentare le mie foto a El Salvador – ha sottolineato Palazzo – ha un significato particolare per me. Significa restituire parte della memoria storica, sia collettiva che intima, alle persone che ho avuto l’onore di ritrarre”.

La mostra, aperta al pubblico dal 10 aprile, è parte integrante del congresso internazionale “Nuovi approcci per lo studio del conflitto armato in El Salvador”, promosso da varie università e istituti di ricerca storica.

Pasquale Marchese, sindaco di Castelluccio Valmaggiore, ha espresso il suo orgoglio per il successo del concittadino. “È un grande onore – ha detto – essere rappresentati nel mondo da un talento così straordinario. Il legame che lega Giò alla nostra comunità e alla mia storia personale è forte: caro amico d’infanzia, lo ricordo coltivare fin da bambino la passione per la fotografia e per la musica. Il suo impegno nel documentare e condividere la storia del nostro tempo è una fonte di ispirazione per tutti noi. Castelluccio Valmaggiore è fiera di essere la sua città natale e stiamo valutando di organizzare con lui eventi di promozione culturale”.


Pubblicato il 11 Aprile 2024

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