Una concertazione di forze di maggioranza e opposizione per programmare quattro-cinque punti chiave e poi le dimissioni del sindaco, sono queste le richieste del centrodestra, attivo già dopo la pausa natalizia. Pur non compatti, manca infatti l’appoggio del trio casiniano, hanno organizzato una conferenza stampa per ribadire le loro ragioni. Costretto a letto il trascinatore de “La Destra”, Bruno Longo, è toccato al solitamente taciturno Enrico Santaniello aprire i lavori: “Ne abbiamo abbastanza del malessere generale, i disastri su disastri, l’infruttuosità di un centrosinistra che arranca e non riesce a risalire. Vadano tutti a casa, noi li costringeremo in ogni modo”. È finito il tempo della conciliazione, dell’appoggio sottosforzo per il bene della città e il benessere dei cittadini, d’ora in avanti l’opposizione ha promesso di tornare nei ranghi a svolgere il proprio ruolo senza scendere ad ulteriori compromessi.
Con la città che rischia il tracollo e i cittadini furiosi, Mongelli ha tirato troppo la corda proprio nell’ultimo consiglio comunale, quando è stata discussa l’adesione della città al fondo di rotazione, pochi giorni dopo il voto di riequilibrio, “una bomba finanziaria che strozzerà le prossime amministrazioni e i cittadini se rientriamo, altro che salvagente!”. Forti dell’incoerenza mostrata nelle ultime settimane, hanno aggiunto alla lista dei fallimenti del sindaco anche la disastrosa questione di Amica, i 355 lavoratori a spasso e la convinzione che nulla sarà risolto i primi giorni di Gennaio, chi più ne ha piú me metta come ha detto Lucio Ventura: “Le motivationi sono tante e diverse, hanno marcato l’arrivo della maggioranza al capolinea con l’emergenza finanziaria e dei servizi pubblici”. Tutti giù dal treno, a partire dal macchinista che ha dimostrato di non possedere i requisiti tecnici di base, “in tre anni e mezzo avrebbe potuto imboccare almeno un programma giusto.
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Pubblicato il 28 Dicembre 2012
