Cronaca

“Abbiamo bisogno di decisioni rapide, competenti e autorevoli”

“Sono molto preoccupato come imprenditore e come Presidente della Confindustria Puglia, abbiamo bisogno di decisioni rapide, competenti ed autorevoli”: lo dice in questa intervista al Quotidiano Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia.

Presidente Fontana, recentemente il FMI ha detto che il peggio deve venire, preoccupato?

“Noi come imprenditori abbiamo bisogno che lo Stato e la politica adottino ed anche subito decisioni rapide ed autorevoli, non ci sta un minuto da perdere. I costi dell’energia elettrica e del gas sono diventati ormai insostenibili per le nostre realtà soprattutto per quelle energivore. Ad esempio se chiudono le fabbriche del vetro, le ricadute sono a cascata su tanti altri settori, penso al vino, e comunque sull’ indotto. Penso che la situazione sia persino peggiore della pandemia. Infatti mentre con il Covid il problema era universale, i costi dell’energia esorbitanti sono un problema tipicamente italiano, le altre nazioni vanno per conto loro, penso alla Germania. Il nostro Paese vive di export, siamo la seconda potenza manifatturiera, ma se i costi delle materie prime e dell’energia crescono a dismisura è evidente che i nostri prodotti saranno più costosi e dunque meno competitivi rispetto agli altri paesi. Di questo passo crolleranno le vendite all’ estero e sarà un problema”.

Che fare?

“Il governo agisca con immediati ristori sulle bollette per imprese e famiglie, lo si può e deve fare a costo di uno sforamento del debito pubblico. Del resto opporsi a questo sforamento non ha senso, in quanto se non lo si fa  lo Stato comunque ne pagherà di più in politica assistenziale e penso alla Cassa Integrazione. Di questo passo tante imprese non ce la faranno neanche ad arrivare a dicembre e metteranno a casa migliaia di dipendenti”.

Basta questo?

“No. Occorre una politica economica ed energetica fatta per bene e in modo serio. Per anni non si è fatto nulla, bloccati dalla logica perversa dei no a tutto, no ideologici come quelli della Tap e delle trivellazioni nell’ Adriatico si proceda con i rigassificatori. Non possiamo essere la nazione dei no continui, la seconda potenza manifatturiera non può andare avanti con i fiammiferi”.

Lei si definisce preoccupato…

“Certo che lo sono, sia come singolo imprenditore, che come Presidente degli Industriali della nostra regione. Penso alla mia impresa dove la bolletta è passata da 10.000 euro a 40.000, però il problema di maggior rilievo  riguarda le aziende energivore, e se alcune chiuderanno sarà davvero uno tsunami a cascata con ripercussioni su tutto l’ indotto e i fornitori a loro volta non pagati”.

Dalla politica e dal nuovo esecutivo, che cosa vi aspettate e che cosa invocate?

“Chiediamo e anzi vogliamo decisioni rapide e soprattutto autorevolezza. Il problema dei costi dell’energia  riguarda tutti, opposizione e maggioranza e credo che debba essere affrontato in chiave unitaria senza polemiche inutili. Il caro bollette per imprese e famiglie non è nè di destra o di sinistra. Si rende necessario, urgente ed immediato un abbassamento delle bollette per imprese e famiglie. Non possiamo e non dobbiamo aspettare altro tempo, l’economia di questo passo non regge e non reggeranno le nostre imprese. Il compito di maggior peso del nuovo governo è proprio questo, affrontare con coraggio, competenza e serietà questa emergenza. Sono necessari immediati ristori, si metta mano al portafogli a costo di sforare il debito pubblico, ma questa è una situazione di particolare gravità che ha bisogno di risposte altrettanto forti e serie”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 13 Ottobre 2022

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