Cronaca

A Cerignola, pioveranno polpette in questo 2014

L’ esercizio amministrativo 2013 s’ è chiuso con un esito alquanto mediocre per la maggioranza del governo di Giannatempo : per soli 15 si e 14 contrari, i consiglieri hanno approvato il bilancio di previsione ( anno 2013, sic ! ) nella prima tornata del consiglio comunale del 19 dicembre u.s. Che culo! hanno detto in tanti all’ indirizzo di questa smidollata maggioranza del centrodestra locale. Una maggioranza che si sarebbe liquefatta ( con immediato arrivo di un Commissario Prefettizio < ad acta > ) qualora fosse stata presente in aula il consigliere di minoranza avv. Loredana Lepore appartenente al gruppo consiliare de “ La Cicogna “ guidato dall’ avv. Franco Metta. Ricordiamo che il Partito Democratico in un pubblico manifesto ha rimproverato al gruppo cicognino d’ avere in sostanza contribuito a far < passare > il bilancio non avendo imposto alla propria consigliera Lepore di venire in Consiglio per esercitare  il proprio diritto a votare contro Giannatempo. Qui siamo – per chi con pazienza e  con noi voglia argomentare sul problema – alla confusione fra diritti e doveri di un consigliere comunale : quel giorno l’ avv. Lepore doveva assolutamente fornire   patrocinio legale a un proprio cliente di studio così come programmato in agenda di lavoro? Gli uomini della segreteria ufficiale e allargata del PD, autori di quello sciagurato manifesto, hanno peraltro toppato di grosso : solo la mente annebbiata di un filosofo poteva inoltre pensare che il capo di un gruppo indipendente come “ La Cicogna “ abbia facoltà d’ obbligo o precettazione nei confronti di un discepolo. Il piccolo manuale della Politica non contempla simili corbellerie da integralisti da Anno Mille… Additare in un manifesto l’ avv. Lepore come una seguace tenuto a  ubbidir tacendo al Grande Capo è offesa grave perché ciascuno resta libero di anteporre i propri impegni professionali ai  lavori della “ politica politicante “ (del resto non concordati con i propri elettori nella primavera 2010!).
E’ probabile che all’ interno del Partito Democratico qualche mezzo dirigente, non interpellato al tavolo della stesura del su richiamato manifesto di cieco furore  verso il gruppo dei Cicognini, abbia preso le dovute distanze dai propri compagni della segreteria. Lo stesso Movimento de “ La Cicogna “ non ha reagito in maniera scomposta e forte all’ inusitata scorretta accusa.

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Pubblicato il 31 Dicembre 2013

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