Xylella, la senatrice Fallucchi chiede l’intervento del governo
“Serve una deroga temporanea al divieto di bruciatura dei residui vegetali nel Parco del Gargano e in Capitanata”. Confagricoltura: “Subito misure congiunte per fermare l’infezione”

La senatrice di Fratelli d’Italia, Anna Maria Fallucchi, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e della Salute sui 47 ulivi colpiti da xylella Cagnano Varano, nel cuore del Parco nazionale del Gargano. La parlamentare sollecita interventi prima che si troppo tardi e chiede se i ministri “intendano attivarsi presso la Regione Puglia per concedere una deroga temporanea al divieto di bruciatura dei residui vegetali nelle aree del Parco e della Capitanata a rischio, garantendo sicurezza e rispetto delle tradizioni agricole; e se non ritengano opportuno promuovere un tavolo tecnico interistituzionale tra Ministeri competenti, Regione Puglia, Osservatorio fitosanitario, Ente Parco del Gargano e organizzazioni agricole, per definire misure straordinarie e coordinate di prevenzione, sanificazione e sorveglianza attiva. Fallucchi chiede anche “se non intendano valutare l’inserimento del territorio del Gargano in un programma nazionale di contrasto al dissesto agroforestale e di sostegno all’agricoltura resiliente, con misure specifiche per i territori montani e parco-naturali” .“L’agricoltura di Capitanata non può permettersi ulteriori problemi per questo è fondamentale che tutti facciano la propria parte con impegno e senso di responsabilità”. Queste le parole di Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia e componente della Giunta nazionale dell’organizzazione, dopo la notizia dei primi casi di Xylella fastidiosa riscontrati sul Gargano, con alcuni ulivi malati nella zona di Cagnano Varano. Per l’associazione di categoria si deve immediatamente circoscrivere e monitorare l’area interessata, facendo tutto quello che è necessario per fermare l’avanzata dell’’insetto vettore. Si deve intervenire con decisione provvedendo ad espiantare gli ulivi infetti, creando una zona cuscinetto. Agricoltori, Enti Territoriali e ovviamente la Regione devono con urgenza mettere in campo azioni congiunte per assicurare una accorta gestione del suolo e delle infestanti. Bisognerà intervenire sui terreni demaniali, le strade, i campi abbandonati, pulendoli per non creare rifugi per la sputacchina che è il batterio responsabile dell’infezione. L’olivicoltura pugliese, dopo i gravi danni del batterio nel sud della Puglia, ha nel Gargano il suo principale bacino di coltivazione. “Abbiamo già perso significative quote di produzione di olio e la nostra agricoltura non può permettersi di lasciare altre quote di mercato ad altri Paesi. Anche perché le risorse messe a disposizione delle aziende in questi anni per provare a rilanciare il settore si sono dimostrate ampiamente insufficienti. Tra l’altro gli ulivi rappresentano un patrimonio paesaggistico fondamentale per il Gargano che ricordiamo è area protetta. Come associazione di categoria non siamo abituati a drammatizzare le situazioni ma non possiamo minimizzare il pericolo. Per questo – conclude il presidente Schiavone – invitiamo gli organi preposti ad aprire subito un tavolo di lavoro per mettere in campo azioni condivise utili a fermare l’infezione”.
Pubblicato il 10 Ottobre 2025



