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Vendita abusiva: maxi sequestro di ortofrutta a Foggia

Gli agenti del Corpo di Polizia Municipale, così come sollecitato dal sindaco di Foggia, Franco Landella, e dall’assessore comunale con delega alle Attività Economiche, Claudio Amorese, al Comandante Romeo Delle Noci, hanno provveduto nei giorni scorsi ad una attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto dell’abusivismo commerciale, in particolare quello legato alla vendita di prodotti ortofrutticoli.Nella giornata di ieri gli agenti hanno operato sequestri di merce per un ammontare complessivo di circa quintali, poi distrutti, in quanto di provenienza non tracciabile. L’importante sequestro è stato il frutto dei controlli operati nei confronti delle postazioni di vendita abusiva collocate in viale Europa/via Postiglione ed in piazza Giovanni XXIII. Le operazioni hanno poi interessato anche postazioni in via Manfredi (nelle adiacenze del supermercato “La Prima”), dove è stato elevato un verbale per inosservanza delle prescrizioni relative alla cosiddetta “licenza itinerante”, dunque afferenti l’orario di vendita, via Loffredo, via Normanno e via Fraticelli. «Sono interventi che si aggiungono a quelli disposti ed realizzati nei giorni scorsi, a dimostrazione di un’attenzione che resta alta da parte dell’Amministrazione comunale – dichiara il sindaco di Foggia, Franco Landella –. Un’attività che abbiamo inteso intensificare anche alla luce delle azioni poste in essere dalle Forze dell’Ordine su mandato della Procura della Repubblica, in quella logica di collaborazione e sinergia operativa utile e fondamentale a combattere con maggiore efficacia questo fenomeno». «Si tratta di un lavoro che proseguirà con ancor maggiore vigore per difendere ed affermare i principi di legalità in questo settore – aggiunge l’assessore comunale alle Attività Economiche e alla Polizia Municipale, Claudio Amorese – soprattutto alla luce della discussione che il Consiglio comunale, a breve, sarà chiamato a svolgere con riferimento all’individuazione delle nuove aree mercatali, all’interno delle quali dovranno trovare posto, all’esito di regolari bandi, coloro i quali intendano esercitare la vendita di prodotti ortofrutticoli nel rispetto delle norme e delle leggi che regolano questa materia. Il nostro rammarico è quello di non aver potuto donare la merce sequestrata in questa circostanza, così come accaduto nei mesi scorsi in occasione di altre operazioni, alla Caritas per via della dubbia tracciabilità dei prodotti».


Pubblicato il 19 Febbraio 2016

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