Primo Piano

Un Parco dei Tratturi attraverso il censimento delle vie della transumanza

La Provincia di Foggia, da tempo impegnata in un progetto sperimentale per la valorizzazione dei tratturi, è la prima a sottoscrivere l’intesa, che sarà presto firmata dall’università di Foggia, dal Politecnico di Bari e dalle sovrintendenze regionali. La Provincia di Foggia ha già avviato un progetto di valorizzazione del tratturo Pescasseroli-Candela. L’obiettivo è quello di individuare con esattezza il parco tratturi della Puglia e stabilire quali tratturi valorizzare dal punto di vista storico e archeologico, quali vendere e quali destinare ai Comuni. Fino all’inizio dell’800, Foggia è stata la sede della Dogana delle Pecore, istituita dal re Alfonso Primo d’Aragona per regolamentare il settore agricolo, l’allevamento e la transumanza nel Tavoliere, permettendo la riscossione dei tributi derivanti dal passaggio degli animali e dal diritto di pascolo. “I Tratturi – ha dichiarato l’assessore al Bilancio e Demanio, Raffaele Piemontese –  rappresentano, senza dubbio, dal punto di vista della ricchezza paesaggistica e culturale, una delle più preziose testimonianze identitarie e storiche della comunità pugliese, dalla cui tutela e rifunzionalizzazione sostenibile  è  possibile cogliere, oggi più che mai, favorevoli occasioni di crescita per la collettività. Il percorso di valorizzazione di questo straordinario patrimonio che oggi prende avvio rappresenta un’imperdibile opportunità non solo di armonizzazione ed aggregazione di ambiti territoriali da sempre ritenuti geograficamente ed economicamente svantaggiati, ma anche di creazione di nuove occasioni di sviluppo attraverso la sperimentazione di innovative modalità di fruizione del territorio. Ed è per questo che il governo regionale intende proseguire e potenziare ulteriormente l’attività già intrapresa dalle strutture amministrative, nella ferma convinzione che il demanio armentizio, possa rappresentare il modello per eccellenza della politica di valorizzazione integrata dei beni culturali con il paesaggio che questa Giunta intende perseguire e per guardare i tratturi in un’ottica moderna e dinamica, quale concreta infrastruttura capace di canalizzare e convogliare tutti gli strumenti e le modalità di utilizzo del territorio oggi disponibili: basti pensare alla Rete ecologica, ai percorsi di mobilità lenta, alle vie sacre e a quelle francigene e tanti altri che, a ben vedere, trovano tutti un elemento di congiunzione nei tratturi”.


Pubblicato il 25 Settembre 2015

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