Cronaca

Un nuovo modello organizzativo dell’Assistenza Domiciliare Integrata

Dopo i rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la Direzione strategica della ASL Foggia ha incontrato le associazioni di pazienti e familiari per illustrare il nuovo modello organizzativo dell’Assistenza Domiciliare Integrata.

Un incontro proattivo, utile non solo a presentare le modalità di erogazione dei nuovi servizi, ma anche ad avviare una sinergia finalizzata al costante miglioramento delle attività.

Il contributo delle associazioni – ha aperto i lavori il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – sarà fondamentale. Vi invito, pertanto, a segnalare le criticità e le difficoltà che di volta in volta dovessero presentarsi, perché è interesse di tutti che le attività vengano svolte nel modo migliore”. Un invito accolto con entusiasmo da tutti i rappresentati delle associazioni che si sono dichiarati immediatamente disponibili a offrire il necessario supporto alla ASL.

Si tratta di una sfida importante per il nostro territorio – ha spiegato il Direttore Sanitario Antonio Nigriche coinvolgerà tutti i settori, chiamati ad interagire per garantire l’efficienza e l’efficacia del Servizio”. Secondo il principio di prossimità delle cure, il nuovo Servizio innoverà l’assistenza ai pazienti non autosufficienti attraverso l’erogazione di prestazioni infermieristiche, riabilitative, assistenziali e ausiliari a domicilio. Il tutto supportato dalla tecnologia della telemedicina e del teleconsulto. L’attività sarà erogata sette giorni su sette, in tutti i sessantuno comuni della provincia. “Stiamo mettendo a punto specifici protocolli e procedure operative – ha aggiunto il Direttore Amministrativo Ivan Viggianoche serviranno a governare al meglio l’attività sia dal punto di vista sanitario che amministrativo”.

Come richiesto anche delle associazioni, gli operatori saranno formati per rispondere in maniera appropriata e mirata alle esigenze specifiche collegate alle differenti patologie.

Grazie ad un unico coordinamento delle variegate attività, il servizio permetterà di offrire ai pazienti con un elevato grado di fragilità un’assistenza omogenea su tutto il territorio provinciale che, in qualche caso, era totalmente scoperto.

La regia e il governo del servizio saranno a capo della ASL.

Tutte le attività saranno effettuate in base ad una programmazione pianificata dai Distretti Socio Sanitari che avranno il compito di monitorarne l’erogazione rimodulando, se necessario, i Piani Assistenziali Individualizzati dei pazienti in base alle necessità di volta in volta riscontrate.

Tutto questo sarà possibile anche con il contributo delle famiglie che aggiorneranno costantemente i Distretti sull’andamento delle attività, anche attraverso la compilazione di questionari per verificare l’indice di gradimento dei servizi ricevuti.


Pubblicato il 8 Luglio 2020

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