Cultura e Spettacoli

Un Laboratorio teatrale per la terza età e per tutte le età

Prenderà il via domani presso la Sala Auser di Via della Repubblica 72, a Foggia, un Laboratorio teatrale sul tema “Come eravamo – Il teatro per la trasmissione della memoria”, condotto dall’attore e regista Tonio Sereno e dallo scrittore ed esperto di tradizioni popolari Raffaele De Seneen. Da un lato il teatro, le sue tecniche il suo spazio, il suo tempo, le sue regole: un modo di comunicare antico che ha come fondamento la relazione diretta tra gli esseri umani; dall’altro ciascun partecipante è chiamato a portare il proprio “patrimonio” di vita vissuta, di esperienze e memorie spesso dimenticate, inespresse, poco valorizzate e talvolta rimosse o negate: un repertorio che ciascuno conserva nella memoria e che, se stimolato a manifestarsi, riaffiora attraverso azione, parole, sensazioni e immagini estremamente nitide e precise, anche a distanza di molti anni. ?L’incontro non avviene in un “museo” ma in “azione”, come il fare teatro esige e l’essere attore, cioè persona che agisce, implica. ?In tal modo, la rete di pregiudizi che circonda la figura sociale dell’anziano e la stessa immagine che l’anziano ha di sé come un “non più protagonista”, viene costantemente messo in discussione, per arrivare ad una presa di coscienza della propria individualità, al recupero delle facoltà personali atrofizzate dall’ambiente sociale, al riconoscimento di un possibile rapporto tra individuo, gruppo e territorio, alla scoperta del bisogno di esprimersi al dì la delle forme stereotipate. ?Il Laboratorio non prevede pertanto la messa in scena “ridotta” di testi drammatici d’autore, spesso distanti ed estranei, né la generica animazione ricreativa e d’evasione, ma, trattando temi importanti e prossimi alle persone coinvolte, ne prevede una elaborazione creativa, utilizzando il linguaggio teatrale e avviando al tempo stesso un’educazione al teatro. ?L’esplorazione nella “memoria” e le tecniche del “narrare” guideranno le prime fasi del lavoro del Laboratorio, dando vita ad un evento teatrale che, componendo le zone di memoria soggettiva in un racconto comune, propone la lettura di un pezzo di Storia attraverso le metafore delle microstorie. I giochi dell’infanzia, i balli della giovinezza, l’esperienza della guerra, le feste e le tradizioni popolari, il mondo del lavoro, gli anziani nella famiglia e nella società contemporanea, saranno argomenti della prima fase del Laboratorio. ?Il lavoro potrà proseguire nella direzione di un confronto tra generazioni: i nonni si fanno protagonisti di una fabulazione rivolta ai nipoti. ?La fabulazione e la successiva drammatizzazione saranno frutto di un processo creativo che raccoglierà e rielaborerà ricordi di luoghi, personaggi ed eventi appartenenti al patrimonio narrativo personale e collettivo, tradizionale e talvolta risultato di commistione di vecchio e nuovo. In tal modo si tenterà di riproporre un “gesto” antico, oggi per lo più interrotto dall’intrusione televisiva, un gesto che significa trasmissione di una conoscenza del mondo, un gesto che educa e stimola la fantasia. Il gesto racchiuso nell’arte del raccontare storie, l’arte che sta alle radici del teatro.


Pubblicato il 2 Marzo 2016

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