“Turni di lavoro notturno anche per sei giorni consecutivi e in condizioni a dir poco inaccettabili”
Lavoratori Cosmopol, Cera scrive a Emiliano. La denuncia dei sindacati
“Costretti a fare turni di lavoro notturno anche per sei giorni consecutivi e in condizioni a dir poco inaccettabili: succede negli ospedali di Foggia, dove i dipendenti della ditta Cosmopol, che gestisce il servizio di portierato, sono ormai allo stremo”. La nota è del consigliere regionale di Fi Napoleone Cera: “Una vicenda grave- prosegue Cera- in cui emergerebbe la violazione dei diritti dei lavoratori, mettendo a repentaglio la loro salute psicofisica. Le criticità più gravi sotto questo punto di vista le riscontriamo, in particolare, nei lotti di Cerignola 3 e Foggia 5 della Asl”.Il consigliere regionale ha scritto al presidente Emiliano: “Mi appello alla sua sensibilità per un intervento netto a tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori e per ripristinare in tempi brevi condizioni dignitose per tutti”. Ha anche depositato una richiesta di audizione urgente in Commissione del direttore generale della Asl per fare il punto su questa situazione che, a giudicare dai riscontri che stiamo avendo, risulta inaccettabile e preoccupante. Perciò, attendo una risposta dal presidente della giunta e aspetto anche l’audizione, continuando a seguire la vicenda con la massima attenzione”. “Il problema di Cosmopol è che l’organizzazione non funziona, alcune postazioni non sono coperte, molti fanno doppi turni e straordinari non richiesti”. Lo dice Angela Villani, segretaria generale della Filcams della provincia di Foggia, che aggiunge: “Succede che spesso non funzioni la centrale operativa e che quindi non risponda ai segnali di Sos che vengono inviati. Se qualcuno non sta bene, per esempio, o se il turno può essere coperto a 8 ore e non a 12 non si sa a chi dirlo. Abbiamo riscontrato, inoltre, vari errori nelle buste paga nonostante abbiano cambiato il loro consulente. Stiamo valutando anche con Cisl e Uil se riaprire una procedura di raffreddamento per arrivare allo sciopero”. Ad aprile scorso, in relazione alle criticità dei contratti delle aziende Cosmopol e Nuova Italpo, il personale addetto alla vigilanza armata e al portierato organizzò un sit-in davanti alla direzione generale dei Riuniti in vle Pinto. Uno sciopero proclamato perché ritenute insoddisfacenti le dichiarazioni delle aziende svolto presso la Prefettura. “Noi chiediamo agli organi competenti di intervenire, all’ospedale, alla prefettura, all’ispettorato del lavoro.
Parliamo anche di un problema legato alla sicurezza di guardie armate che hanno un orario di 12 ore, non va bene per loro e per gli altri”. Achille Capozzi, segretario provinciale della Fials: “Il personale è in subbuglio non solo per una questione di contratti ma anche perché si dice che alcuni potrebbero essere spostati verso sedi esterne. Il problema dipende dal fatto che alcuni lavoratori non hanno il contratto nazionale ma fiduciario, lavorano di più ma vengono pagati di meno. Per questo si sta battendo anche il mio sindacato, sebbene siano Cgil, Cisl e Uil i firmatari di contratto nazionale. Le lamentele dei lavoratori sono all’ordine del giorno. Dovrebbe controllare anche l’ispettorato del lavoro”. Santino Mancia, nell’esecutivo Usb, dice sconfortato: “La Cosmopol fa il suo, fa il padrone, il contratto che alla Asl e al Riuniti interessa è quello con l’azienda, non quello dei singoli. Di buono la Cosmopol ha che paga, male ma paga. Il problema è che a ribellarsi dovrebbero essere i lavoratori stessi e chi si occupa di gestire il personale all’interno delle strutture. La cosa, però, quella che ci fa cadere le braccia, è che abbiamo fatto varie denunce senza che qualcuno ci abbia mai ascoltato”. (p.l.)
Pubblicato il 10 Novembre 2023