Stop eolico, nasce il comitato Confine Naturale con Carlantino, Celenza, Riccia e Gambatesa
Ll’incontro a Celenza Valfortore, Puglia e Molise insieme contro nuovi aerogeneratori
“Sono davvero soddisfatto della vostra numerosa presenza qui, stasera, perché è importante fare squadra e perché sarete anche voi cittadini, insieme a noi amministratori, a sedere ai tavoli dove discuteremo della salvezza del nostro territorio contro chi vuole solo sfruttarlo e deturparlo”. Con queste parole, il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia, ha aperto l’incontro pubblico organizzato dai comuni di Carlantino e di Celenza Valfortore per esporre gli adempimenti compiuti relativamente al progetto del parco eolico che incombe sulle due comunità e contro il quale si sono schierate le due Comunità.L’incontro si è tenuto venerdì 16 febbraio a Celenza Valfortore presso l’ex monastero di San Nicola. “Quest’area è già stata trasformata negli anni sessanta con la costruzione della diga di Occhito senza ricevere nessun beneficio e portando benessere e ricchezza solo altrove – ha continuato il primo cittadino Coscia – Oggi vogliono fare la stessa cosa con l’eolico, sfruttare il nostro territorio, portando benessere a parti terze ma non a queste comunità”.Al convegno hanno partecipato anche il sindaco di Celenza Valfortore, Massimo Venditti, il primo cittadino del comune di Macchia Valfortore, Gianfranco Paolucci, la sindaca di Gambatesa, Carmelina Genovese, il sindaco di Riccia, Pietro Testa e il primo cittadino di Volturara Appula, Vincenzo Zibisco.Il progetto eolico in questione prevede la costruzione di un impianto eolico costituito da 17 aerogeneratori, per una potenza complessiva pari a 98 MW, da realizzarsi nei comuni di Carlantino e di Celenza Valfortore. La società intestataria del progetto, che ha messo in moto l’iter burocratico senza interfacciarsi con gli enti locali, è la “Rinnovabili Sud Due S.r.l.” con sede legale a Potenza.“Il nostro è un NO forte, senza se e senza ma – ha dichiarato il sindaco di Celenza Valfortore, Massimo Venditti – Un progetto calato dall’alto senza che nessun amministratore dei comuni interessati fosse a conoscenza della minima informazione in merito”. Intanto, sempre contro il progetto eolico, in questi giorni è nato anche “Confine Naturale”, il comitato cittadino per la tutela dell’ambiente e del paesaggio dei comuni di Carlantino, di Celenza Valfortore e degli altri comuni della Valle del Fortore. La questione è finita anche in Parlamento, dove il deputato Giandonato La Salandra (anch’egli presente al convegno celenzano) nei giorni scorsi ha presentato delle interrogazioni parlamentari. Inoltre, nelle precedenti settimane anche la Lipu, l’Altura (Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti) e l’Associazione “Italia Nostra” sono scese in campo a sostegno dei comuni di Carlantino e Celenza Valfortore chiedendo al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e alla Regione Puglia di respingere il progetto del parco eolico. Infine, anche nella relazione dei tecnici comunali incaricati dai due comuni di studiare la fattibilità del progetto eolico è emerso che lo studio di impatto ambientale svolto dalla società “Rinnovabili Sud Due S.r.l.” non valuta tutti i beni paesaggistico-ambientale localizzati nell’area interessata.
Pubblicato il 19 Febbraio 2024